Alla fine, la decisione di Michael Bloomberg di acquistare spazi pubblicitari televisivi per 30 milioni di dollari, che ieri aveva agitato i Democratici americani, aveva un solo significato. Cioè quello di candidarsi alle presidenziali statunitensi del 2020, passando prima per le primarie del suo partito. Così, in queste ore, l'ex sindaco di New York ha scelto di ufficializzare la sua disponibilità a sfidare l'attuale presidente Donald Trump.
L'annuncio del miliardario
Secondo quanto riportato da Repubblica, il miliardario lo avrebbe annunciato sul sito della sua campagna elettorale, sciogliendo così ogni riserbo. La notizia, infatti, circolava da tempo e aveva allarmato alcuni esponenti democratici, perché una figura come quella di Bloomberg (meno divisiva rispetto alle altre) potrebbe cambiare i futuri assetti elettorali. "Correrò per la presidenza per sconfiggere Donald Trump e ricostruire l'America", ha confermato l'ex primo cittadino anche sul suo profilo Twitter (in diverse lingue, tra cui lo spagnolo).
I’m running for president to defeat Donald Trump and rebuild America.
— Mike Bloomberg (@MikeBloomberg) November 24, 2019
I believe my unique set of experiences in business, government, and philanthropy will enable me to win and lead.
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I prossimi passaggi
A rassicurare il nuovo candidato sulla tenuta della sua proposta, anche quella che lui definisce un'esperienza "unica" in termini di business, amministrazione e filantropia. Bloomberg, che ha compiuto 77 anni a febbraio, ha quindi cambiato idea rispetto a quanto aveva previsto lo scorso marzo. Prima di un eventuale scontro con l'attuale capo della Casa Bianca, dovrà sfidare i candidati democratici che sono già parte della contesa. E cioè Joe Biden, Elizabeth Warren e Pette Buttigieg.
Gli spot comprati
L'acquisto di spazi pubblicitari in tutti gli stati americani aveva insospettito più di un commentatore politico. Da domani, infatti, sarà trasmesso un spot a tema autobiografico per presentare il candidato di circa 60 secondi. Saranno trasmessi dalle 5 del mattino fino a serata inoltrata. E tra gli spazi comprati ce n'è anche uno che verrà trasmesso durante il celebre talent "The Voice", su NBC. In base a quanto citato da alcuni documenti ufficiali, l'ex primo cittadino avrebbe speso 1,6 milioni di dollari per la pubblicità nella zona di New York, 1,5 ,milioni per Los Angeles, 1,2 milioni per Houston e 1,1 milioni per Miami.
I commenti dei Democratici
Già ieri, però, i commenti di alcuni esponenti del partito Democratico si erano espressi negativamente su un'ipotesi di questo tipo.
Tra le parole più dure, quelle del senatore del Vermont, Bernie Sanders, che su Twitter aveva scritto di sentirsi "disgustato" all'idea che Bloomberg "o qualunque altro miliardario pensi di poter scavalcare il processo politico e spendere decine di milioni di dollari per comprare le elezioni". E aveva chiuso dicendo: "Se non sei in grado di costruire sostegno dal basso per la tua candidatura, candidarti a presidente non è il tuo lavoro".
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