Il Camerun è nel mirino degli jihadisti, economia in crisi e terrore.

Il nord del Camerun è entrato nel mirino dei terroristi di Boko Haram, dall'inizio del 2015 oltre 20 attentati suicida e innumerevoli incursioni armate

Il Camerun è nel mirino degli jihadisti, economia in crisi e terrore.

Isis, Al Shabab, Boko Haram, sigle e nomi di un internazionalismo dell'orrore che sta colpendo il mondo intero: da Parigi a Beirut, dalla Somalia al Camerun. Ed è proprio quest'ultimo che si è stretto ai francesi dopo gli attacchi degli islamisti. Una vicinanza dettata dalla condivisione della paura. Lo stato africano infatti nel 2015 è entrato nel mirino degli jihadisti nigeriani. Il nord del Paese è divenuto un bersaglio costante della follia della setta di Boko Haram. Incursioni continue, attacchi ai villaggi e oltre 20 attentati suicida dall'inizio dell'anno.

Per comprendere le testimonianze di chi condivide la propria esistenza con l'incubo, occorre leggere le interviste raccolte da Rfi. Il media francese ha infatti riportato le parole di Issa, un abitante di Maroua, la capitale regionale dell'Estremo Nord del Camerun. ''Noi siamo abituati alla paura, noi viviamo con lei. La gente non vive più come prima e il solo nostro rifugio è la preghiera''. Le parole dell'uomo poi fanno conoscere la realtà della zona tra coprifuoco, un'economia paralizzata e un presente con le spalle al muro, in ostaggio di una minaccia che si palesa sotto forma di attentatrici suicide e uomini dal volto coperto e con i kalashnikov in mano.

La gravità della situazione è stata riconosciuta anche da Najat Rochdi, la coordinatrice umanitaria dell'Onu in Camerun, che ha spiegato :''Dall'inizio del 2015 c'è stata un'intensificazione degli attacchi di Boko Haram e ciò ha avuto delle conseguenze catastrofiche.

Le ripercussioni di questo stato delle cose sono state immediate sulla quotidianità delle persone''.

Dalle vie della capitale transalpina alle sabbie dell'Africa sub-sahariana, l'incubo rimane la bandiera nera di un Califfato che ha elevato l'edonismo della morte altrui a dogmatismo di un'eresia mascherata da fede.

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