Quel sospetto di Capuozzo su Zelensky: "Perché non lo ha fatto prima?"

Il noto inviato di guerra Toni Capuozzo critica l'atteggiamento del presidente Zelensky sull'ingresso dell'Ucraina nella Nato

Quel sospetto di Capuozzo su Zelensky: "Perché non lo ha fatto prima?"

Volodymyr Zelensky ha annunciato la rinuncia all'entrata dell'Ucraina nella Nato. "Perché non farla venti giorni fa?", si chiede il giornalista Toni Capuozzo in un commento pubblicato sul sito di Nicola Porro.

Il noto inviato di guerra dipinge il presidente ucraino "come un innamorato respinto" dall'Alleanza Atlantica e invita a riflettere sul fatto che, anche se Vladimir Putin avesse deciso in ogni caso di invedere l'Ucraina, una tale dichiarazione sarebbe stata come "una piccola molotov nei cingoli dei carri armati russi". Capuozzo si chiede se la"parola neutralità" possa effettivamente diventare "un’offesa alla libertà dell’Ucraina, alla sua democrazia, al futuro dei suoi bambini". E, inoltre, si chiede se sia un atto di "libertà vigilata" decidere di "non ospitare esercitazioni Nato come quelle dello scorso anno, e basi come quella bombardata l’altro giorno", sempre ai confini del Patto Atlantico. A detta di Capuozzo, la risposta a tale dilemma è negativa e, con una certa malizia, sottolinea: "Comunque meglio che lo stillicidio di vite umane, e il massacro dell’assalto finale, pur di stare nella Nato".

Il giornalista di Mediaset invita, inoltre, a non perdere di vista la giornalista Marina Ovsyannikova che si è opposta alla guerra in diretta tv e che, per il momento, se l'è cavata con una semplice multa. Il suo è un gesto che ridà "l’onore al popolo russo", il quale può essere anche governato da un atocrate come Vladimir Putin"ma resta un grande popolo, per storia, cultura, carattere". Per Capuozzo"fa male vedere tanti scomodare i paragoni con Hitler – sì, lo so, sono dedicati a Putin il pazzo, il malato, il gonfio distante…- davanti a un popolo che ha sconfitto il nazismo pagando il prezzo di 25 milioni di morti".

E aggiunge:"Dovremmo stare zitti, noi, sul tema", considerando soprattutto il fatto che gli ucraini hanno dedicato un francobollo a Stepan Bandera "volenteroso collaboratore del nazismo". Del resto, sottolinea Capuozzo, i russi non controllano effettivamente il proprio popolo, visto e considerato" come hanno dato notizia della sentenza, sbianchettando il cartello".

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