"Il voto di ieri non era legale" e il referendum sull'indipendenza in Catalogna rimane "una questione interna alla Spagna". A dirlo è la Commissione Ue che, attraverso il suo portavoce Margatitis Schinas, chiede a "tutti gli attori rilevanti di muoversi rapidamente dallo scontro verso il dialogo".
Nel pomeriggio il presidente della Commissione Ue, Jean Claude Juncker, parlerà al primo ministro spagnolo, Mariano Rajoy, per chiedere di aprire il dialogo con il governo catalano.
Per l'Europa, comunque non si tratta di un tema da trattare in Europa, ma di "una questione interna" che "deve essere affrontata in linea con l'ordinamento costituzionale". "Se un referendum dovesse essere organizzato in linea con la Costituzione spagnola, il territorio che se ne va si troverebbe fuori dall'Ue", ha spiegato Schinas, "Ma aldilà delle questioni puramente legali, in questo momento è necessaria unità e stabilità, non divisione e frammentazione. La violenza non può mai essere uno strumento in politica". La Commissione Ue ha però ribadito la sua "fiducia nella leadership di Mariano Rajoy per gestire questa situazione".
Intanto Carles Puigdemont chiede una mediazione internazionale per
sbloccare la crisi: "È evidente che la Ue deve smetterla di voltarsi dall'altra parte, perché quel che succede in Catalogna è un problema europeo", ha detto, "Il risultato del referendum è valido e abbiamo il dovere di attuarlo".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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