Dopo l'annuncio, dato dal premier britannico Boris Johnson, tutti sono andati a vedere chi fossero gli oligarchi russi colpiti dalle sanzioni di Londra dopo il riconoscimento da parte di Mosca delle repubbliche separatiste del Donbass. Si tratta di Igor Rotenberg, suo zio Boris Rotenberg e Gennady Timchenko. Per loro è proibito viaggiare nel Regno Unito e raccogliere risorse alla City, inoltre è stato disposto il congelamento di tutti i loro beni in terra britannica. Seguiranno altre sanzioni in caso di "invasione su larga scala" (dell'Ucraina, ndr).
Figlio maggiore del miliardario russo Arkady, Igor Rotenberg è comproprietario di Rt-Invest Transport Systems, l'operatore che nel Regno Unito gestisce il pedaggio autostradale dei camion. Suo padre Arkady, molto vicino a Putin, nel 2015 aveva passato al figlio parte delle sue partecipazioni in alcuni colossi energetici russi, dopo essere stato colpito dalle sanzioni Usa seguite all'annessione della Crimea. Tre anni dopo, tuttavia, anche Igor finì nella "lista nera" americana.
Boris Rotenberg, fratello minore di Arkady, è comproprietario della banca russa Smp, fondata nel 2001. L'accusa mossa ai Rotenberg è quella di aver foraggiato le milizie separatiste filorusse nel Donbass.
Infine il terzo oligarco colpito dalle sanzioni brutanniche, Gennady Timchenko, sesto uomo più ricco della Russia, secondo le strime di Forbes: è il proprietario di Volga Group, holding che oepra su vari settori, energia, infrastrutture e trasporti.
Anche lui venne sanzionato dagli Usa dopo l'annessione della Crimea, in quanto membro della "cerchia ristretta" di Putin.Come ha spiegato Boris Johnson nel suo intervento alla Camera dei Comuni, le sanzioni colpiscono anche cinque banche russe: Rossiayaz Bank, Is Bank, General Bank, Promsvyazbank e Black Sea Bank.
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