Chicago, sputi e insulti contro Eric Trump, terzogenito del tycoon

Eric Trump ha subito dichiarato di non volere avviare alcuna causa legale contro la responsabile dell’aggressione, che sarebbe una militante dem

Chicago, sputi e insulti contro Eric Trump, terzogenito del tycoon

Eric Trump, terzogenito dell’inquilino della Casa Bianca nonché vicepresidente della Trump Foundation, è stato ultimamente vittima di un’aggressione in un rinomato locale di Chicago.

Ieri, martedì 26 giugno, intorno alle 20:30, il figlio del tycoon, giunto nella metropoli dell’Illinois per monitorare gli affari del locale Trump Hotel, ha infatti subito una disavventura per colpa di una cameriera del cocktail bar The Aviary, situato nel quartiere cittadino di West Loop. L’inserviente, la cui identità è ancora circondata dall’anonimato, avrebbe sputato addosso al terzogenito di The Donald e avrebbe poi “violentemente inveito” contro di lui.

Le intemperanze della cameriera sarebbero cessate solo grazie al tempestivo intervento degli agenti dello United States Secret Service, istituzione incaricata della protezione dei presidenti americani e dei rispettivi familiari. A detta dei media Usa, la responsabile dell’aggressione sarebbe stata “interrogata a lungo” dagli uomini della scorta di Eric Trump e infine rilasciata. La direzione di The Aviary ha quindi emesso un comunicato con cui ha annunciato la “sospensione” dell’inserviente da ogni incarico e, contestualmente, ha espresso all’indirizzo del figlio del tycoon il proprio “profondo dispiacere” per l’increscioso episodio capitatogli.

In base ad alcune indiscrezioni diffuse dal network Nbc, la donna, durante l’interrogatorio condotto dagli agenti del Secret Service, avrebbe rivelato di essere un’“attivista del Partito democratico. Tale dettaglio è stato subito ritenuto attendibile da Eric Trump, che, intervistato sull’accaduto dal sito web di informazione conservatore Breitbart News, ha etichettato la disavventura in questione come un “esempio dell’intolleranza viscerale dei democratici verso chiunque non la pensi come loro. Quanto è capitato a me dimostra, per l’ennesima volta, che i liberal, paladini della tolleranza e dell’accoglienza, odiano gli avversari politici e puntano ad abbatterli con qualunque mezzo”.

Sempre ai cronisti di Breitbart News, il terzogenito del presidente Usa, dopo avere biasimato la “natura intollerante” della sinistra, ha definito lo “sputo” e le offese ricevuti nel bar di Chicago come una manifestazione della “crisi di nervi di cui sono ormai preda i dem, in quanto sempre più sorpresi e spaventati dai successi dell’amministrazione Trump”.

Il figlio del tycoon, nonostante la rabbia maturata nei riguardi dell’inserviente di The Aviary, ha precisato che non avvierà alcuna causa giudiziaria contro costei.

Egli ha infine assicurato che né lui né gli altri familiari dell’inquilino della Casa Bianca si lasceranno mai “intimidire” dalle aggressioni verbali e fisiche pianificate contro di loro dai militanti di sinistra.

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