Nel Regno Unito, la Chiesa anglicana ha in questi giorni introdotto il divieto di installare, nei cimiteri, lapidi commemorative dedicate ai bambini nati morti. Secondo esponenti dell’istituzione religiosa, realizzare tali memoriali sarebbe “inconciliabile” con la sacralità dei luoghi di sepoltura.
In base al recente divieto, i genitori intenzionati a seppellire feti nei cimiteri non potranno erigere cippi commemorativi, in quanto giudicati “suscettibili di banalizzare il tema della morte”. Secondo i comitati diocesani, il provvedimento restrittivo mira, in particolare, a contrastare la pratica di realizzare, in ricordo dei bimbi nati morti, lapidi “a forma di cuore, stella o scarpine”. Ad avviso degli esponenti dell’istituzione religiosa, i memoriali caratterizzati da tali forme, moltiplicatisi a un ritmo crescente negli ultimi anni, costituirebbero “eccessi di sentimentalismo”, incompatibili con la solennità tipica dei camposanti. Geoffrey Tattersall, membro del tribunale ecclesiastico per la diocesi di Manchester, ha puntualizzato: “L’interdizione recentemente approvata dai comitati territoriali mira a preservare la sacralità dei luoghi di sepoltura da iniziative irrispettose. In base alle nuove regole, tutte le tombe, comprese quelle dei feti nati morti, dovranno essere caratterizzate da estrema semplicità.” Proprio nella diocesi di Manchester il recente divieto è stato applicato per la prima volta.
Natasha e Benjamin Bibby, coniugi residenti in tale area metropolitana, avevano chiesto pochi giorni fa alle autorità anglicane locali il nullaosta a seppellire, nel camposanto annesso alla St Saviour's Church, il loro bimbo nato morto, Kai-Jay. I coniugi Bibby avevano però chiesto anche l’autorizzazione a erigere nel cimitero un cippo commemorativo di granito blu a forma di cuore. Sulla lapide, inoltre, avrebbero dovuto essere incise le sagome delle mani di Natasha e Benjamin. La richiesta di installazione della lapide è stata, in virtù delle nuove regole sulle sepolture, recentemente respinta dai vertici diocesani di Manchester, i quali hanno ribadito l’importanza del valore della “semplicità” e hanno quindi esortato la coppia ad astenersi da “eccessi di sentimentalismo”.
I coniugi hanno etichettato come “scarsamente cristiana” la decisione adottata dalla Chiesa d’Inghilterra e hanno annunciato di volere adire le vie legali al fine di vedersi riconoscere il diritto a realizzare il memoriale da loro ideato per Kai-Jay.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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