Sono almeno 146 i morti e oltre 150 i feriti a Seul per la calca creatasi in una festa per Halloween. Stando a quanto riferito dalla locale agenzia di stampa Yonhap, su segnalazione dei Vigili del fuoco di Seul, circa una cinquantina di persone che partecipavano a un party organizzato per festeggiare Halloween sono rimaste colpite da un arresto cardiaco.
Il drammatico bilancio sarebbe la conseguenza diretta di un grande assembramento di cittadini venutosi a creare all'interno del quartiere di Itaewon, una zona ben nota nella capitale della Corea del Sud proprio per la movida. La conferma pare arrivare anche dall'esame di alcuni video che stanno circolando nelle ultime ore in rete, nei quali si vedono decine di persone che, stese a terra in strada, ricevono i primi soccorsi. Pare che a scatenare la calca, almeno secondo quanto dichiarato da un funzionario dei Vigili del fuoco, sia stato il presunto avvistamento di una celebrità in uno stretto vicolo vicino all'hotel Hamilton.
Le autorità per le emergenze hanno riferito alla stampa di aver ricevuto almeno 81 segnalazioni relative a cittadini colpiti da difficoltà respiratorie di varia entità. A causa dell'elevato numero di persone coinvolte e della singolarità dell'episodio, la notizia ha fatto rapidamente il giro del mondo: tanto il clamore che lo stesso sindaco di Seul ha scelto di interrompere il suo viaggio in Europa per fare ritorno il prima possibile nella capitale e gestire l'emergenza. Il capo di Stato, Yoon Suk Yeol, ha da poco presieduto una riunione d'emergenza per coordinare gli interventi. "La priorità assoluta è il trasporto e il salvataggio dei pazienti e la fornitura di cure mediche tempestive alle persone colpite", ha dichiarato Yoon.
Fonti locali riportano che nel quartiere di Itaewon si trovavano circa 100mila cittadini, riunitisi per celebrare il primo evento pubblico di Halloween senza più l'obbligo di indossare mascherine contro il Covid. Già dai primi messaggi circolati sui social media all'inizio della manifestazione, più di qualcuno mostrava preoccupazione per il grande affollamento, tanto da ritenere l'area stessa poco sicura. Sul posto sono attualmente all'opera oltre 400 soccorritori giunti da diverse zone del Paese.
"L'area è ancora caotica, stiamo ancora cercando di capire il numero esatto di persone ferite", ha detto in nottata Moon Hyun-joo, un funzionario della National Fire Agency. "Molti giovani erano riuniti qui stasera. Molte persone sono venute alla festa indossando costumi e molte persone che ho visto erano sconvolte e sotto choc", ha raccontato invece il corrispondente di Seul per la Bbc.
La maggior parte delle vittime e dei feriti sono ragazzi ventenni. A dare la scioccante notizia è Choi Jae-won, il direttore sanitario del distretto di Yongsan, che ha parlato al New York Times. "Le persone erano a strati una sopra le altre come fosse una tomba. Alcuni perdevano gradualmente conoscenza mentre altri sembravano già morti", ha raccontato un testimone all'agenzia sudcoreana Yonhap. Un responsabile dei Vigili del Fuoco locali, Choi Seong-beom, ha riferito che i corpi delle vittime sono stati trasferiti in una palestra non lontano dal luogo della tragedia, per essere identificati.
Le reazioni
"Le informazioni che arrivano da Seul sono strazianti. I nostri pensieri vanno a coloro che hanno propri cari coinvolti. Gli Stati Uniti sono pronti a offrire alla Corea del Sud tutto l'aiuto necessario", ha affermato il consigliere alla sicurezza nazionale della Casa Bianca Jake Sullivan.
"Sono profondamente addolorato per la tragedia accaduta a Seoul. Immagini molto dolorose", ha scritto in un post su Twitter il ministro degli Esteri Antonio Tajani, "voglio esprimere il cordoglio dell'Italia alle famiglie di quanti hanno perso la vita e la più sentita vicinanza al popolo sudcoreano".
"Doveva essere una festa, si è trasformata in una tragedia. Una preghiera per le vittime e le loro famiglie", ha dichiarato invece sui social il ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini.
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