Quella misteriosa malattia che terrorizza la Tanzania

La misteriosa malattia colpirebbe soprattutto gli uomini, provocando ai soggetti contagiati ulcere allo stomaco e dolori al fegato

Quella misteriosa malattia che terrorizza la Tanzania

In Tanzania ha recentemente fatto la sua comparsa una nuova misteriosa malattia, che causerebbe la rapida morte dei soggetti infetti dopo avere fatto subire loro nausea e dolori allo stomaco, nonché dopo avere fatto “vomitare sangue” ai malcapitati. Tale infezione ignota starebbe al momento flagellando uno specifico territorio del Paese, la regione di Mbeya, nel sudovest della nazione africana. La misteriosa patologia ha già mietuto 15 vittime e sta costringendo decine di persone a venire ricoverate. Gli accertamenti condotti dagli esperti riguardo al patogeno alla base di tale focolaio devono però attualmente scontrarsi con la propaganda negazionista del governo tanzaniano, incline a rispondere alle emergenze sanitarie mediante un approccio “sui generis”, di fatto promuovendo tesi anti-scientifiche.

Nel dettaglio, sarebbero almeno 50 i soggetti ricoverati in quella regione a causa della malattia ignota, tutti affetti da sintomi quali dolori addominali e vomito mescolato a sangue. La patologia sconosciuta condurrebbe alla morte in poche ore, senza lasciare scampo ai pazienti. Nel territorio di Mbeya sono stati quindi inviati, lo scorso fine settimana, dei funzionari sanitari governativi, che hanno per il momento escluso che tale morbo possa causare un’epidemia, scartando l’ipotesi per cui i contagi potrebbero presto superare i confini della regione citata. Gli stessi funzionari hanno poi fatto sapere che una delle prime ipotetiche cause delle infezioni potrebbe essere una contaminazione da mercurio delle acque e che proprio su tale ipotesi si starebbero adesso concentrando le indagini. Gli ufficiali sanitari hanno inoltre sottolineato il fatto che la patologia incriminata colpirebbe soprattutto gli uomini e che una malattia simile si sarebbe manifestata nello stesso territorio nel 2018.

Ulteriori dettagli su quanto sta accadendo nel sudovest della Tanzania sono stati quindi forniti da Felista Kisandu, ufficiale medico per il distretto di Chunya, ubicato sempre nella regione di Mbeya. La dottoressa ha appunto rimarcato il fatto che, ad oggi, l’epidemia sarebbe circoscritta a una specifica suddivisione amministrativa, quella di Ifumbo, situata proprio nel distretto di sua competenza. La stessa ha in seguito aggiunto che i pazienti vomiterebbero sangue poiché la misteriosa malattia causerebbe loro, in base ai primi esami clinici sulla patologia incriminata, ulcere allo stomaco e danni al fegato. L’ufficiale medico ha poi comunicato che, fino a quando non sarà fatta maggiore chiarezza su quello che sta accadendo, è stato raccomandato ai cittadini di non bere alcolici, di non fumare sigarette e di non consumare birre fatte in maniera artigianale. Le dichiarazioni della Kisandu hanno però causato l’ira del governo tanzaniano, che ha subito preso provvedimenti ai danni della dottoressa.

Le rivelazioni di quest’ultima su quanto sta avvenendo nella regione di Mbeya le sono infatti costate la sospensione dall’incarico, disposta direttamente dal ministro della Salute Dorothy Gwajika. L’esponente governativa, che ha ultimamente sostenuto che il Covid si curerebbe, anziché con i vaccini, con un intruglio a base di spezie, ha infatti sanzionato la Kisandu accusandola di “generare allarmismo”.

La Gwajika ha infatti usato le seguenti parole contro i presunti toni allarmistici della dottoressa: “Poiché ha creato panico ingiustificato tra la popolazione, ho ordinato al datore di lavoro della dottoressa Felista Kisandu di sospenderla dall’incarico, così da consentire lo svolgimento di indagini sul posto da parte del Consiglio medico nazionale, che dovrà presentarmi un rapporto entro dieci giorni”. Il ministro ha quindi esortato gli abitanti della regione a “mantenere la calma”.

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