Kahina era una ragazza francese come tante. Studiava e andava a scuola, poi nel 2013 ha conosciuto su un autobus Samy Amimour, uno dei terroristi del teatro Bataclan. Si sono piaciuti subito, forse si sono anche innamorati e, così, complice la sempre più forte radicalizzazione dell'uomo, hanno deciso di partire per Raqqa, il cuore dello Stato islamico, e infine a Mossul. Kahina si trova ancora nei territori delle bandiere nere. Dall'Iraq incoraggia il marito a colpire gli infedeli francesi: "Sapevo fin dall'inizio, e ho incoraggiato il mio marito a terrorizzare il popolo francese che ha molto sangue sulle mani. [...] Niente sarà più come prima".
Eppure quando Kahina viene a sapere delle centinaia di morti provocati dalla furia jihadista esulta: "Sono così orgoglioso di mio marito. Ah cara, io sono così felice...", scrive a un'amica con la quale è rimasta in contatto tramite internet. È contenta di vivere nei territori del Califfo: "Ho un appartamento completamente arredato con cucina, due bagni, servizi igienici, e tre camere da letto. Non pago nessun affitto, né elettricità o acqua. Che la bella vita !!! [...] E in tutte le città che ho visitato, in Siria e ora in Iraq, non ho visto un solo mendicante! [...] Sai perché? Perché la proprietà è così ben distribuita che tutti vivono bene".
Poi, come riporta Le Parisien, in una delle tante mail inviate ad un'amica, Kahina fa una terribile profezia sulla Francia: "Una volta, quando ero in Siria, ero tranquilla e improvvisamente abbiamo sentito un rumore tremendo: una grande esplosione! [...] Per il momento mandano i loro aerei,. E in Francia e altrove si vive bene.
La gente muore qui, ed è ingiusto. Ben presto, inshallah, la Francia e l'intera coalizione sapranno che cosa è la guerra in casa. [...] Tu ci uccidi, noi ti uccidiamo. L'equazione è semplice. Tu ci uccidi, io ti ammazzo".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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