"Coprifuoco di 36 ore...". Cosa succederà stanotte a Kiev

Dalle 20:00 di stasera e fino alle 7:00 di giovedì a Kiev sarà vietato circolare se non con permessi speciali in tasca. Una misura di sicurezza estrema presa dopo gli ultimi bombardamenti

"Coprifuoco di 36 ore...". Cosa succederà stanotte a Kiev

I bombardamenti dell'ultima notte hanno scosso parecchio Kiev. La capitale ucraina questa mattina si è risvegliata ancora più ferita. Se fino a ieri i segni del conflitto erano dati dalle strade deserte e dalle barricate a difesa degli edifici più sensibili, adesso le macerie iniziano a essere molte e in molti quartieri.

Lunedì mattina è stato colpito il distretto di Obolon, quartiere residenziale lungo la sponda occidentale del Dnepr. Questa notte invece i missili sono arrivati ancora più vicini al centro. Un ordigno ha colpito un grattacielo in piazza Lukianivska, zona residenziale e commerciale a ridosso della parte centrale di Victory Avenue.

A poca distanza da qui c'è lo zoo della capitale ucraina, così come anche alcuni complessi universitari e l'antenna della Tv colpita nei primi giorni di guerra. Un missile ha centrato l'ingresso della stazione della metropolitana di Lukianivska e ha distrutto diversi negozi nelle vicinanze, oltre ad aver divelto le finestre del vicino grattacielo.

Un altro razzo invece ha centrato un palazzo residenziale di 16 piani a Mostytska, quartiere del distretto di Podil. Si è sempre nella parte occidentale di Kiev, ma un po' più a nord rispetto a Victory Avenue e non lontano dall'arteria autostradale che segna il confine urbano della metropoli.

Imposto un pesante coprifuoco

I rumori delle esplosioni di questa notte sono stati uditi in tutta la città. I missili non sono caduti in periferia, come avvenuto nella grande maggioranza dei casi dallo scoppio del conflitto. Gli ordigni non hanno preso di mira Irpin, Bucha o Gostomel, le località attorno Kiev da dove sul campo premono i russi e dove si è stabilita l'ultima linea del fronte prima della capitale.

Kiev è stata colpita a cuore e questo ha generato ancora più panico. In una città in buona parte svuotata e dove un abitante su due è già andato via, si teme adesso l'inizio della vera offensiva contro il cuore politico dell'Ucraina. È per questo che il sindaco Vitalij Klycko ha imposto un coprifuoco.

Non una novità per la verità. Il coprifuoco Kiev l'ha conosciuto nelle prime ore della guerra. Ma riguardava soltanto le ore notturne: ci si richiudeva a casa alle 18:00 per poi poter tornare a uscire alle 7:00 del mattino. Adesso invece l'obbligo di non circolare per strada varrà per 36 ore consecutive. Scatterà oggi alle 20:00 e terminerà alle 7:00 di giovedì 17 marzo. Non si potrà uscire nemmeno al mattino, se non per andare nei rifugi oppure con in tasca un permesso speciale. Per due giorni dunque Kiev sarà una città fantasma.

I timori per l'assalto russo

La scelta, ha tenuto a specificare il primo cittadino, è stata presa in primo luogo dal comando militare. Segno di come l'esercito tema un'escalation su vasta scala da parte dei russi. Non solo Kiev è stata adesso bombardata al cuore, non venendo risparmiata dai raid di Mosca, ma ci sono anche importanti segnali militari circa l'imminenza di un assalto da nord.

Nei giorni scorsi i servizi segreti britannici hanno espresso la loro preoccupazione dovuta all'analisi di alcune foto satellitari. In questi scatti si notava la disgregazione del lungo convoglio russo a nord della capitale ucraina. Un elemento che potrebbe indicare un dispiegamento dei mezzi di Mosca in una modalità offensiva.

L'aumento dei bombardamenti sulla

città e il video di ieri che ritrae il leader ceceno Ramzan Kadyrov in uno scantinato a 20 km dal centro, hanno contribuito a far accrescere i timori. E così adesso a Kiev è arrivato il tempo di pensare unicamente a difendersi.

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