Il leader della Corea del Nord, Kim Jong-un, ha mantenuto la promessa fatta agli Stati Uniti: il sito dei test nucleari di Punggye-ri è stato distrutto.
L'annuncio è stato dall'agenzia di stampa sudcoreana Yonhap, che riporta la cronaca dell'evento cui hanno assistito anche i media internazionali invitato dal governo di Pyongyang. Il primo tunnel del sito è stato fatto esplodere alle 11:00 con una serie di mine poste all'interno della galleria. Altri due tunnel sono stati distrutti intorno alle 2:00. Dopo, i genieri hanno provveduto alla distruzione delle caserme e all'abbattimento di altre strutture militari nei pressi del sito dei test.
All'evento hanno partecipato giornalisti provenienti da Stati Uniti, Russia, Corea del Sud, Regno Unito e Cina. Ma non si sa ancora se abbia assistito anche Kim.
Il gesto è altamente simbolico, soprattutto in questa fase cruciale dei rapporti tra la Corea del Nord e gli Stati Uniti. Nelle ultime settimane, si è passati dall'euforia per l'annuncio del summit del 12 giugno a Singapore fra Kim e Donald Trump, al rischio del suo annullamento a causa delle esercitazioni militari congiunte fra forze Usa e sudcoreane.
Soltanto questa mattina, i media ufficiali del governo avevano dichiarato che l'incontro fra i due leader non fosse ancora certo. Il vice ministro degli esteri della Corea del Nord, Choe Son-hui, ha dichiarato che, in caso di sospensione dei colloqui, i due Paesi sarebbero rimasti coinvolti in una vera e propria "prova di forza nucleare".
Trump annulla l'incontro con Kim
Dopo lo smentallento del sito dei test atomici, è arrivata una doccia gelata. Il vertice di Singapore fra Donald Trump e Kim Jong-un è saltato. Lo scrive lo stesso presidente degli Stati Uniti in una lettera indirizzata al leader della Corea del Nord. "Per il bene di entrambe le parti, il meeting di Singapore non si svolgerà".
Nella lettera, il presidente degli Stati Uniti ringrazia Kim per il suo sforzo, ma afferma che le recenti dichiarazioni dalla Corea del Nord dimostrano che non c'è reale volontà di cambiamento.
Si auspica che da Pyongyang si torni a discutere, ma per adesso non vi sono i presupposti.Dopo il ritiro dall'accordo sul nucleare iraniano, un nuovo gesto di sfida da parte di Donald Trump. E adesso, per il mondo, sono in arrivo ore di grande tensione.
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