Orrore in Giappone, dove lungo la costa nord-occidentale, di fronte alla Corea del Nord, sono stati ritrovati dieci cadaveri, a bordo o vicino a imbarcazione naufragate. Lo ha reso noto la guardia costiera giapponese. I resti di due corpi sono stati rinvenuti sulle rive di un'isola di fronte alla città di Niigata, vicino a resti di una barca in legno probabilmente nordcoreana.
I corpi, in stato di decomposizione avanzata, non sono stati identificati, ma tutto lascia pensare che fossero pescatori della Corea del Nord: a bordo sono state infatti trovati pacchetti di sigarette e le iscrizioni visibili sui giubbotti di salvataggio e sulla prua del relitto sono in coreano. Poche ore più tardi, più a nord, nella prefettura di Akita, la guardia costiera giapponese ha scoperto altri otto corpi decomposti all'interno di una barca di legno danneggiata, avvistata venerdì, ma che non era stata raggiunta a causa del mare mosso. Decine di pescherecci nordcoreani si arenano ogni anno sulle rive del Giappone nordoccidentale, e solo in qualche caso i loro occupanti vengono trovati vivi.
Venerdì scorso, 8 pescatori che si erano incagliati per un'avaria al loro peschereccio in un tratto di costa sempre nella prefettura di Akita hanno detto di essere nordcoreani. Secondo gli analisti, i pescatori nordcoreani vengono incoraggiati dal regime di Pyongyang ad avventurarsi lontano, fin nel Mar del Giappone, per cercare mari più pescosi.
Ma si espongono a grandi rischi, perchè le loro barche sono generalmente molto malmesse, vecchie e poco attrezzate. I naufraghi nordcoreani raccolti in Giappone spesso chiedono di tornare a casa, ma alcuni possono scegliere di cercare asilo politico in Corea del Sud.
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