La Corea del Nord lancia altri due missili. Tensione alle stelle

Kim Jong Un ha lanciato altri due missili balistici a corto raggio verso il Mar del Giappone nel sesto test missilistico in dodici giorni. Pyongyang: "Abbiamo reagito a manovre di Washington e Seoul"

La Corea del Nord lancia altri due missili. Tensione alle stelle

È quasi giovedì, in Italia, quando, intorno a mezzanotte, arriva la notizia di un nuovo missile lanciato dalla Corea del Nord. In un primo momento i media sudcoreani parlano di un "un missile balistico non specificato verso il Mar del Giappone". In seguito lo Stato Maggiore dell'esercito di Seoul preciserà che i missili sparati da Kim Jong Un erano due, per la precisione due missili balistici a corto raggio lanciati dalla zona di Samsok, nei pressi della capitale nordcoreana Pyongyang. Si tratta del sesto lancio effettuato dal Nord nell'arco di appena due settimane.

Kim lancia altri due missili

L'agenzia giapponese Kyodo ha spiegato che i missili sono stati rilevati alle 6.01 e alle 6.23, ora locale. L'escalation nordcoreana è stata avallata dopo la decisione degli Stati Uniti di dispiegare nuovamente la portaerei a propulsione nucleare Uss Ronald Reagan nelle acque a est della penisola coreana. La Corea del Nord ha infatti definito l'azione Usa una "grave minaccia alla stabilità della regione".

La mossa Usa, a sua volta, è una risposta al lancio nordcoreano di un missile balistico a raggio intermedio verso il Giappone avvenuto mercoledì. La Reagan è tornata nel Mar del Giappone per un'esercitazione congiunta con Corea del Sud e Giappone. "Le nostre forze armate hanno rafforzato il monitoraggio e la sorveglianza e stanno mantenendo la massima prontezza in coordinamento con gli Stati Uniti", hanno spiegato le forze armate di Seoul.

"Basta provocazioni"

Gli ultimi due missili nordcoreani dovrebbero essere finiti al di fuori della zona economica esclusiva del Giappone. Il commando americano indo-pacifico ha aggiunto che i lanci in questione non hanno posto una minaccia immediata agli alleati. "L'impegno americano a difesa della Corea del Sud e del Giappone resta ferreo", si legge in una nota.

In ogni caso la pazienza degli Stati Uniti e dei loro partner regionali è ormai al limite. "Il nostro messaggio alla Corea del Nord: basta con l'atteggiamento sconsiderato, provocatorio e che porta all'esclation. Torni al dialogo", ha twittato l'amabasciatrice americana all'Onu Linda Thomas-Greenfield. Ancora più duro il premier giapponese Fumio Kishida, secondo cui i ripetuti lanci di missili da parte della Corea del Nord non possono essere tollerati.

Più nello specifico, Washington ha condannato il nuovo lancio nordcoreano, definendolo una violazione della risoluzione del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Uniti e una minaccia alla comunità internazionale. Un portavoce del dipartimento di Stato ha però aggiunto che l'obiettivo è cercare un "approccio diplomatico". Per questo è stato lanciato un appello alla Corea del Nord perchè si apra al dialogo.

Vedremo se Pyongyang avrà voglia di dialogare e a quali condizioni.

Anche perché il Nord ha a sua volta puntato il dito contro gli Stati Uniti e quelli che definisce suoi Paesi satelliti per avere fatto ricorso "ingiustificatamente" al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite per i lanci missilistici dei giorni scorsi, che definisce "giuste misure di controazione" alle esercitazioni congiunte di Stati Uniti e Corea del Sud che "inaspriscono le tensioni militari nella penisola coreana".

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