È salito a 24.562 il numero delle persone contagiate dal coronavirus in Cina e nel resto del mondo. La Commissione sanitaria nazionale del Paese asiatico ha riferito che nelle ultime 24 ore si sono registrati altri 65 decessi nella sola provincia di Hubei, quella considerata essere epicentro dell'epidemia. Il totale dei morti ufficiali sono 493.
Numeri molto elevati soprattutto se si tiene in considerazione che continuano le eccezionali misure di emergenza, come la quarantena per milioni di persone, attuate dalle autorità. Ma non si può escludere che, almeno per quanto riguarda i contagiati, le cifre possano essere più alte. Fino ad ora, i medici impegnati contro il coronavirus potevano eseguire test su un numero di pazienti limitato.
La città di Wuhan spinge sull'acceleratore della diagnostica dei casi. Secondo un quotidiano locale, ora sono 31 i centri sanitari attrezzati per eseguire i test: la loro capacità di analisi è passata da 200 a 4mila test al giorno. L'Hubei Daily aggiunge che, solo nell'ospedale Tongji, si possono eseguire 1.000 esami al giorno ed ora sono 27 gli operatori sanitari, dai 12 che erano in precedenza, in grado di condurre test in 24 ore. "Poichè la richiesta di test è in aumento, abbiamo distribuito manodopera da altri dipartimenti", ha spiegato Sun Zirong, direttore dell'ospedale.
Ma si è aperto un altro fronte nella guerra contro il coronavirus. Questa volta fuori dalla Cina. Il campo di battaglia sanitario è su una nave da crociera posta in quarantena al largo della costa del Giappone. Il rischio è serio. Sono dieci, infatti, le persone risultate positive al coronavirus. Lo ha reso noto il ministero della Sanità nipponico che ha anche spiegato che le persone contagiate sono state ricoverate ma nessuna di loro presenta sintomi gravi.
Tutto sarebbe partito da un passeggero di 80 anni proveniente da Hong Kong. L’uomo è risultato positivo al coronavirus. A quel punto è scattato l’allarme. La nave Diamond Princess, è stata posta in quarantena al largo del porto di Yokohama, a sud di Tokyo. Nel corso di una conferenza stampa, il ministro della Salute, del Lavoro e del Welfare, Katsunobu Kato, ha spiegato che delle circa 3.700 persone a bordo provenienti da 56 Paesi e regioni, 273 hanno avuto contatti ravvicinati con la persona contagiata. Il governo giapponese ha chiesto ai passeggeri di restare a bordo della nave altre due settimane a partire da oggi.
Intanto ad Hong Kong continua, per il terzo giorno lo sciopero dei medici che coinvolge circa cinquemila persone. La protesta è un modo per fare pressione sul governo perché chiuda tutti iconfini con la Cina per limitare la diffusione del coronavirus.. La governatrice di Hong Kong, Carrie Lam, ha finora chiuso alcuni punti di frontiera ma ne ha lasciati aperti tre.
Paura anche in Italia. E' stata ricoverata in via precauzionale al Policlinico di Verona un'addetta dell'albergo dove ha soggiornato una notte la coppia cinese contagiata dal coronavirus e che attualmente si trova in prognosi riservata allo Spallanzani di Roma.
A chiamare i sanitari è stato il marito della donna, colpita da febbre mentre era a casa. A quanto apprende l'Adnkronos Salute, si tratterebbe di una semplice influenza, come hanno evidenziato i primi esami di laboratorio eseguiti a Padova. Ora si attende una conferma da parte dello Spallanzani.
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