Cosenza, arrestato foreign fighter. "Era pronto a partire per il fronte"

Un venticinquenne di origini marocchine in manette in Calabria. Era stato respinto dalla Turchia nel luglio scorso

Il marocchino Hamil Mehdi scortato in carcere dagli agenti dell'antiterrorismo
Il marocchino Hamil Mehdi scortato in carcere dagli agenti dell'antiterrorismo

È stato fermato a Cosenza un giovane marocchino che era indagato dalla Digos della città calabrese e dall'Antiterrorismo, nell'occhio degli inquirenti dal luglio del 2015. L'uomo, considerato un foreign fighter a tutti gli effetti, aveva raggiunto la Turchia il 10 luglio dello scorso anno, ma era stato poi fatto rientrare in Italia.

Hamil Mehdi, 25enne di origini marocchine, è scapolo e lavora come commerciante ambulante. È il maggiore di quattro figli. È stato messo in manette con l'accusa di essersi addestrato per fini di terrorismo internazionale, reato contenuto nella nuova legislazione antiterrorismo. Per l'accusa aveva una "naturale propensione a sposare la causa dell'Isis".

Mehdi era arrivato in Italia nel 2006, insieme ai fratelli, ed è residente a Luzzi, nel Cosentino, dove vive con un permesso di soggiorno e dove la famiglia è seguita dai servizi sociali. In paese parlano di persone ben integrate. Secondo gli inquirenti, tuttavia, era pronto a raggiungere il fronte.

Erano state le autorità turche a rispedirlo indietro a luglio, d'intesa con gli uomini del nostro antiterrorismo, che per ragioni di "sicurezza pubblica" lo avevano respinto. "Sono andato in Turchia solamente per pregare", aveva detto lui, che aggiunge: "Mi avevano già contestato di appartenere all'Isis ma io ho sempre negato". Mehdi voleva spostarsi in Belgio, dicono le indagini della Digos e della Dda.

Dalle indagini, ha spiegato il procuratore aggiunto della Dda di Catanzaro, Giovanni Bombardieri, emergerebbero contatti con "soggetti che sono stati accertati essere responsabili di attività ricondubili al terrorismo internazionale". Tra di loro ci sarebbe "anche Ayoub El Khazzani, attentatore del treno Parigi-Amsterdam".

"Le nuove norme antiterrorismo sono efficaci e di questo sono molto orgoglioso perché

premiano il lavoro delle Forze dell'Ordine e offrono nuovi strumenti ai magistrati, adeguati alle strategie che siamo chiamati a fronteggiare". ha detto il ministro dell'Interno Angelino Alfano, commentando l'arresto.

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