Dopo l'allentamento delle misure restrittive e aver revocato l'obbligo della vaccinazione anti-Covid prima della sua naturale scadenza, l'Austria potrebbe tornare sin da subito a reintrodurre l'obbligo di indossare le mascherine in tutti i contesti al chiuso come anticipato dal quotidiano austriano Der Standard. Dal 5 marzo, infatti, la misura rimane obbligatoria soltanto per supermercati, farmacie e mezzi pubblici.
Il perché della decisione
Il governo austriaco sta pensando di tornare sui propri passi e rimettere i dispositivi di protezione personali in ogni location al chiuso, quindi anche bar, ristoranti, discoteche, cinema, teatri, palazzetti ecc. a causa del forte aumento settimanale delle nuove infezioni al coronavirus e l'aumentata pressione ospedaliera. A causa della forte carenza di personale sanitario, il land "Bassa Austria" ha consentito anche ai positivi di tornare a lavoro su base volontaria dopo cinque giorni di quarantena e 48 ore senza sintomi. La capitale, Vienna, è invece rimasta meno sensibile ai cambiamenti del 5 marzo mantenendo l'obbligo della mascherina in tutte le aree al chiuso come il commercio e nel settore culturale.
I dietro-front sulle misure
Il ministro della Salute austriaco, Johannes Rauch, nei giorni scorsi aveva più volte indicato che, vista la situazione negli ospedali, le cose sarebbero ancora potute peggiorare. In precedenza, però, la sua posizione era diversa e che un ritorno a misure restrittive non poteva essere comunicata alla popolazione "dopo la recente grande apertura". Le misure di allentamento all'inizio del mese marzo erano state avviate dal suo predecessore, Wolfgang Mückstein, che si è dimesso prima dell'entrata in vigore dell'allentamento. A causa dell'alto numero di infezioni e gli aumenti dei ricoveri ospedaleri, anche altri grandi città sono state titubanti con le riaperture di due settimane fa. Oltre a Vienna, che mantiene le misure più severe e limita le visite ospedaliere, Salisburgo sta valutando un nuovo inasprimento con la reintroduzione delle mascherine Ffp2 in tutti i luoghi al chiuso.
Quell'obbligo abolito prima del tempo
Il 9 marzo l'Austria ha deciso di sospendere la legge sull'obbligo vaccinale contro il Covid dopo l'annuncio dato dalla ministra federale per l'Ue, Karoline Edtstadler, durante una conferenza stampa a Vienna. "Abbiamo deciso di seguire il consiglio della commissione di esperti" e di "sospendere" la vaccinazione obbligatoria.
I punti decisivi contenuti nel Report austriaco hanno avuto come tema due problematiche: la prima, relativa all'attuazione in sè della vaccinazione obbligatoria, se fosse opportuna e giustificata così come era stata pianificata dal punto di vista legale e medico; la seconda era il "nodo" relativo alle sanzioni, se fosse possibile applicare le sanzioni per i non vaccinati entro il 15 marzo o se prendesse piede l'ipotesi del rinvio.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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