Gli attacchi di Barcellona sono stati pianificati in Marocco ed è lì che si stanno muovendo gli inquirenti per cercare altre persone legate alla strage delle Ramblas. La polizia e i servizi di intelligence marocchina hanno infatti arrestato questa mattina Nourine Oukabir, cugino dei fratelli Moussa e Driss, per apologia del terrorismo. Nonostante vivesse in Marocco, l'uomo era residente a Ripoll.
Secondo quanto trapelato, Nourine incontrò la cellula in un bar a Ripoll per diverse ore e il quotidiano spagnolo La Vanguardia, che cita fonti investigative sull'attività della cellula terroristica a Ripoll, riferisce che le persone su cui si sta indagando sono i genitori di uno dei terroristi, un'altra della quale non si sa ancora nulla.
Moussa Oukabir è morto, mentre il fratello Driss è stato arrestato.
L'arresto del complice degli Oukabir
Lo scorso 20 agosto, sempre in Marocco, è stato arrestato il presunto complice di Moussa. Secondo il sito spagnolo Vozpopuli, che cita fonti di polizia marocchina, il fermato potrebbe essere il contatto a cui il Moussa avrebbe inviato denato attraverso i phone center di Ripoll, di proprietà di Salah el Karib arrestato e sospettato di far parte della cellula terroristica.
Tutti i membri della cellula del terrore che ha colpito Barcellona
I membri della cellula che ha colpito la Spagna sono 12. Tutto ruota intorno alla casa di Alcanar, il covo dove erano nascosti gli esplosivi che è saltato in aria per errore mercoledì 16 agosto, alla vigilia degli attacchi, e intorno alla cittadina di Ripoll, sui Pirenei, da cui provenivano almeno 10 dei 12 terroristi coinvolti negli attacchi sulla Rambla di Barcellona e a Cambrils.
A Ripoll, i giovani membri della cellula, tutti marocchini tra i 17 e 30 anni, si sarebbero radicalizzati grazie anche all'azione dell'imam, Abdelbaki Es Satty, di cui non si hanno tracce da martedì e forse morto ad Alcanar. Younes Abouyaaqoub, il 22enne considerato l'autista del furgone che ha travolto la folla sulla Rambla causando la morte di 13 persone, è stato ucciso ieri a Subirats. Prima di morire ha urlato "Allahu Akbar". Sarebbe stato lui ad aver pagato l'affitto dei tre furgoni utilizzati dalla cellula.
Es Satty, imam 45enne ritenuto la mente degli attacchi. Sposato con tre figli, di lui non si hanno tracce da martedì quando ha fatto sapere al coinquilino di voler partire per il Marocco per raggiungere la famiglia. Gli inquirenti ritengono che uno dei corpi carbonizzati trovati nel covo di Alcanar possa essere il suo. Ma, per il momento, non ci sono conferme. È invece certamente morto nell'esplosione di Alacanar Youssef Aallaa, uno dei terroristi che secondo la polizia spagnola si era recato in Svizzera alla fine dell'anno scorso.
A Cambrils sono invece morti il 17enne Moussa Oukabir, ritenuto in un primo momento il killer della Rambla, Said Aalla di 19 anni, i fratelli Mohamed (24 anni) e Omar Hychami e Houssaine Aboyaaquob, fratello del giovane ricercato.
Insieme a Driss Oukabir, di 28 anni, sono stati arrestati a Ripoll anche Mohammed Aalla, 27 anni e proprietario dell'Audi A3 usata per l'attacco a Cambrils e fratello di Said, morto a Cambrils, e di Youssef, ricercato e forse morto ad Alcanar, e Salh El Kari, 34 anni e proprietario di un appartamento a Ripoll. Nell'esplosione avvenuta nel covo di Alcanar è rimasto ferito Mohamed Houli Chemial, ora in stato di fermo.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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