Una persona è morta e altre 11 sono rimaste ferite (di cui 5 in modo grave) in una sparatoria nella turistica città fortificata di Derbent, situata nella repubblica autonoma russa del Daghestan, nel Caucaso.
A sparare sono stati alcuni sconosciuti che nella notte tra martedì e mercoledì hanno aperto il fuoco in un'area verde di fronte alla fortezza di Narin-Kalà dal 2003 patrimonio mondiale dell'Unesco. La polizia ha trovato 67 bossoli di diverse armi da fuoco. Il Daghestan, repubblica russa al confine con la Cecenia, è divenuto un focolaio di estremisti islamici e terra di scontri tra combattenti e forze dell’ordine. Almeno 118 persone sono state uccise in Daghestan tra gennaio e novembre a causa di questi scontri, secondo il portale d’informazione Kavkazski Ouzel che segue le attività dei combattenti nel Caucaso. Il leader della Repubblica Ramazan Abdoulatipov ha dichiarato all’agenzia Interfax che gli autori dell’attacco potrebbero essere "gruppi di banditi o combattenti che sono sopravvissuti e cercando vendetta". A fine giugno i ribelli armati islamici nel Caucaso russo hanno giurato fedeltà allo Stato islamico in un video on line.
A ottobre, il capo del Fronte Al-Nosra, branca siriana di Al-Qaida, ha fatto appello ai jihadisti del Caucaso affinchè aiutino i ’fratellì siriani contro la Russia, il cui esercito da fine settembre effettua raid aerei nel Paese.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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