Matteo Renzi ed Angela Merkel stabiliscono un inedito asse italo-tedesco per contrastare la chiusura delle frontiere europee e dall'Austria arrivano le sirene dei nazionalisti a sedurre chi si oppone all'Europa di Schengen.
Mentre il presidente del Consiglio italiano e la cancelliera tedesca si incontravano a Roma per ribadire la totale consonanza di Roma e Berlino sul tema dell'immigrazione, con la seconda che elogiava il nostro premier per le riforme avviate nel Paese, il leader del partito di destra austriaco Fpo, Heinz-Christian Strache, rilascia a Repubblica un'intervista destinata a fare discutere.
Non solo perché accusa i primi ministri di Italia e Germania di essere "scafisti di Stato" (più o meno la stessa posizione del "nostro" Salvini"), ma anche e sopratutto perché chiede a gran voce quello che nessuno, nella politica ufficiale, aveva mai osato domandare: la riunificazione dell'Alto Adige al Tirolo Austriaco.
Strache chiede per il Sud Tirolo la possibilità di "autodeterminarsi, rimarginando la ferita attuale". Una proposta che ha il sapore della provocazione, proprio nel momento in cui moltissimi sudtirolesi si sono sentiti traditi dalla decisione del governo di Vienna di erigere una barriera che di fatto spacca in due il Tirolo storico. Il famoso muro del Brennero.
Da ricordare come il partito di Strache, la Fpo, esprima il candidato favorito per il ballottaggio nel voto alla presidenza della Repubblica, nella figura di Norbert Hofer.
L'uomo scelto dalla destra austriaca per "trasformare il Paese in una democrazia diretta, in cui il popolo possa esprimersi senza mediazioni istituzionali sulle questioni più scottanti." Come le decisioni sul Ttip, l'ingresso della Turchia in Europa, l'abolizione dei contanti. E la sorte dell'Alto Adige (che però, al momento, risponde ancora alle leggi di Roma).- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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