La polizia serba ha arrestato sabato un uomo trovato in possesso di un passaporto siriano assai simile a quello trovato a fianco del cadavere di uno degli attentatori di Parigi vicino allo Stade de France.
I due documenti contengono gli stessi dati e hanno solamente una fotografia differente. Alcuni funzionari serbi, operando in stretta collaborazione con i colleghi francesi, hanno ipotizzato che entrambi i documenti possano essere falsi.
L'arresto è avvenuto sabato nel campo profughi di Presevo, al confine con la Macedonia. A settembre ilGiornale.it era stato a visitare il campo di Presevo, gestito dalle autorità governative di Belgrado e diventato uno degli snodi principali della rotta balcanica dei migranti per chi viaggia dalla Grecia verso l'Europa centrale.
Tuttavia la sua vicinanza con il Kosovo lo ha anche messo sotto i riflettori dei servizi di intelligence serbi e bosniaci, che tentano di monitorare il transito di eventuali simpatizzanti dell'Isis provenienti dal campo bosniaco di Gornja Maoca.
"Ci potrebbe essere un possibile collegamento per il trasferimento di terroristi per Vienna, e sappiamo che è il percorso preso dal terrorista di Parigi", ha detto una fonte della polizia serba al britannico The Guardian.
Il traffico di passaporti finti, siriani e non, rappresenta uno dei maggiori problemi per quanto concerne il controllo delle grandi masse di migranti che arrivano in Europa. Molti profughi cercano di procurarsi documenti falsi per ottenere quello status di rifugiato a cui non avrebbero diritto, ma è evidente che questa rappresenta un'occasione ghiotta anche per eventuali terroristi.
Sui passaporti rivenuti a Presevo e a Parigi compare il nome di Ahmad Almohammad, che peraltro non è autentico: il terrorista dello Stade de France è stato registrato in Grecia il 3 ottobre e quindi avvistato nuovamente in Croazia il 9 dopo essere passato proprio per la Serbia. Quindi è scomparso dai radar.
Ma non è tutto: anche le dichiarazioni della polizia francese, che ha parlato di una concordanza tra i documenti di uno
degli attentatori e quelli di uno dei migranti registrati in Grecia nelle scorse settimane potrebbero essere messe in dubbio. Non è raro che identificazioni del genere vengano smentite: in passato è successo più volte.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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