"L'Italia può contare sull'aiuto dell'Europa in ogni dimensione, ma questo non può significare una maggiore apertura delle porte dell'Europa all'immigrazione illegale. È per questo che, qui al G20, chiederemo a tutti i leader di essere spietati nella lotta contro i trafficanti di esseri umani". Sono queste le dure parole rivolte dal presidente del consiglio europeo Donald Tusk al nostro Paese.
Per Tusk, le riunioni di oggi saranno "un chiaro test" per vedere "la buona o cattiva volontà" dei soci del G20, ma "oggi è molto difficili essere ottimisti" su questo punto. Per il presidente del Consiglio europeo, l'Ue è riuscita a controllare l'immigrazione irregolare nel Mediterraneo orientale perché in quella zona ha soci "stabili", un riferimento alla Turchia e ai Paesi balcanici, mentre nel Mediterraneo centrale non è così. La situazione politica in Libia, ha proseguito, è il principale "problema".
L'Unione europea vuole che nella dichiarazione finale del G20 sia incluso che i partner sono "impegnati nella lotta contro il traffico dei migranti e che i membri sono d'accordo sul cercare l'approvazione di sanzioni nel quadro delle
Nazioni unite contro coloro che sono implicati nel traffico in Libia". Bruxelles esige inoltre che siano congelati gli asset delle organizzazioni illegali e che sia impedito di viaggiare ai trafficanti, ha spiegato Tusk.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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