Percuotere la propria moglie o compagna? È una cosa che l’uomo deve saper fare. Questa, in estrema sintesi, la posizione del parlamentare ugandese Onesmus Twinamasiko che, in pochi secondi, è riuscito ad inanellare una figura davvero meschina. Così meschina che i social network ancora bollono di rabbia e, virtualmente parlando, per lui è già scattato il linciaggio.
Alla gogna della rete è finita una dichiarazione, infelicemente rilasciata ai microfoni dell’emittente ugandese Ntv proprio in occasione della Giornata internazionale della donna. “Come uomo – ha esordito il parlamentare – devi disciplinare tua moglie… toccarla un po’, affrontarla e picchiarla per renderla più docile”.
A denunciare l’accaduto è stata una giornalista della Ntv, Ayam Patra, che dal suo account Twitter ha rilanciato le parole di Twinamasiko. Le condivisioni degli altri utenti hanno fatto il resto e a suon di clic la gaffe del parlamentare è diventata un caso internazionale.
"As a man, you need to discipline your wife...touch her a bit, tackle her and beat her to streamline her"- Onesmus Twinamasiko, MP, Bugangaizi East following comments by Museveni that men who beat women are cowards and should face the full wrath of the law pic.twitter.com/yhoEVRk212
— Patu™ (@AyamPatra) 11 marzo 2018
Il web è diviso tra chi invoca le dimissioni di Twinamasiko con l’hastagh #OnesmusTwinamasikoMustResign e chi pretende perlomeno le sue scuse. Tra questi c’è Diana Kagere del Center for Domestic Violence Prevention di Kampala: “Il signor Twinamasiko – ha detto la Kagere alla Bbc – dovrebbe fare pubbliche scuse a tutte le donne che hanno subito violenze”. E non sono poche.
Più di una ugandese su cinque di età compresa tra 15 e 49 anni ha subito violenza domestica o sessuale. Questo è quanto emerge dall’ultimo rapporto dell’Uganda Demographic Health Survey. Un documento che pur inquadrando solo parzialmente un fenomeno che resta “silenzioso” offre comunque un quadro emergenziale.
Dal canto suo il parlamentare ha goffamente cercato di gettare acqua sul fuoco.
“Non intendevo percosse che possono causare la morte o delle lesioni – ha replicato alla Bbc – ma solo uno schiaffo”. Anche perché “sono stato schiaffeggiato da mia moglie e per me andava bene”. Insomma, l’antidoto alla violenza di genere prospettato dal signor Twinamasiko sembra peggiore della malattia: più violenza per tutti.
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