Da ormai diverse settimane, i talk politici italiani sono concentrati sul conflitto in Ucraina. Durante l'ultima puntata del programma di Dritto e rovescio, condotto da Paolo Del Debbio su Rete4, Edward Luttwak ha ribadito il suo punto di vista sulla situazione e su quale sia, a suo avviso, la miglior strada per arrivare a uno stop del conflitto. Per il politologo, infatti, l'unica via d'uscita sicura che si può offrire a Vladimir Putin per evitare una ulteriore escalation si chiama Donbass. Ma Luttwak ha lanciato anche un monito importante all'Europa e all'Italia su quali potrebbero essere le conseguenze dell'eccessivo protrarsi di questa guerra.
"I fatti sono che il negoziato continua e la proposta vincente è che ci saranno plebisciti nelle due oblast sotto controllo internazionale, neutro, come ci furono dopo il trattato di Versailles in sei-sette posti in Europa", ha detto Edward Luttwak a Dritto e Rovescio. I due oblast ai quali fa riferimento sono Lugansk e Donetsk, ossia quelli che compongono la striscia del Donbass dove ora si concentrano le maggiori energie dell'esercito russo. Le due repubbliche indipendentiste filo-russe, a detta di Luttwak, dovrebbero svolgere un referendum con plebiscito popolare e solo così, dice Luttwak, "Putin può dire ai russi che lui ha vinto il diritto di espressione della popolazione. Questo dovrebbe essere sufficiente per lui a giustificare l'uscita dalla guerra". L'idea del referendum era stata già proposta durante la prima fase dei negoziati. Il referendum del 2014, che aveva già visto vincere gli indipendentisti, era stato molto controverso e criticato dalla comunità internazionale per sospetti di brogli elettorali e repressioni militari.
Ma mentre in Occidente si discute su quali possano essere le strade per uscire dalla crisi militare e per evitare che la guerra si protragga a tempo indefinito o si espanda anche in altre zone dell'Europa, in Ucraina si continua a combattere. Sia l'esercito russo che quello ucraino stanno subendo ingenti perdite militari e soprattutto da parte russa pare ci siano tantissimi alti ufficiali che stanno morendo sul campo. Questo obbliga necessariamente l'esercito di Putin a una riorganizzazione e a una progressione per non commettere gli stessi errori.
"Adesso il problema di tutta Europa e Italia è che se l'esercito russo continua a riprendersi in termini di qualità, con cambi di generali uccisi al fronte e le truppe che progrediscono, vuol dire che le armi che si mandano in Ucraina non saranno più sufficienti", sostiene Luttwak, sottintendendo che, a differenza di quanto sostengono la maggior parte degli analisti, il tempo potrebbe anche giocare in favore di Putin.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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