Ecco come lo Stato islamico addestra gli orfani

La "classe degli orfani" rientra nel programma formativo dei "Giovani Leoni", promosso dal califfato all’inizio dello scorso anno

Ecco come lo Stato islamico addestra gli orfani

La “classe degli orfani”. In un video rilasciato poche ore fa, lo Stato islamico ha riproposto al mondo la sua concezione di istruzione ed assistenza. In questo caso si tratta di bambini che, secondo l’Isis, avrebbero perso i genitori in guerra contro l’Occidente. Nel video i bambini soldato sono mostrati in diverse situazioni: giocano nelle loro camere da letto, studiano in classe e si addestrano al combattimento con pistole giocattolo. Immortalati anche dei momenti particolarmente “toccanti”, come la consegna dei giocattoli ai bambini vestiti in mimetica.

Recita la voce fuori campo: “Ecco come alleviamo i figli dei nostri martiri”. L’orfanotrofio è finanziato grazie alla decima prevista dalla Zakat, la tassa islamica menzionata nel Corano. La “classe degli orfani” rientra nel programma formativo dei “Giovani Leoni”, promosso dal califfato all’inizio dello scorso anno.

Le intenzioni dello Stato islamico sono chiare: indottrinare i bambini tramite il gioco, trasformandoli nei terroristi del domani (anche se sappiamo del loro impiego in battaglia in missioni suicide). Motivo per cui guardare come si spara ad un uomo con una pistola giocattolo o sgozzare i peluche con i coltelli di plastica, assume un preciso significato.

Pubblicando questi video il Califfato vuole inviare al mondo due messaggi ben precisi: l’Isis vuole dimostrare da un lato di essere uno Stato legittimo e pienamente efficiente e dall’altro di essere riuscito dove Al-Qaeda ed i Fratelli Musulmani hanno fallito e, cioè, nella creazione di un “regno”, di uno “Stato” che possa durare nel tempo. Sono ovviamente messaggi di propaganda, nel tentativo di continuare a fare proseliti rassicurando sulla stabilità di Califfato, pronto a difendere le sue “istituzioni” ed il suo sistema. Per entrare a fare parte del “Programma per Cuccioli”, un bambino deve aver compiuto otto anni.

“Compito in classe di matematica. Svolgimento: Se lo Stato Islamico ha 275,220 eroi in una battaglia ed i non credenti 356.230, chi ha più soldati?”

Lo Stato islamico, così come ogni regime totalitario, una volta conquistato un territorio avvia un dettagliato quanto meticoloso programma di indottrinamento partendo proprio dalle scuole dell’infanzia. Un vero e proprio programma di studi elaborato per un semplice scopo: instillare l’odio e creare martiri per la causa. La prefazione del libro di educazione fisica, elaborato per i bambini dai sei ai dodici anni, recita testualmente: “Espandere – Continuare-Esistere”. Queste parole sono ripetute fino allo sfinimento. La scelta, ovviamente, non è casuale. Quelle parole, infatti, si rifanno al credo dello Stato islamico che recita testualmente “Continuerà ed esistere e ad espandersi”. Il libro di “religione”, invece, è un testo che dedica alcuni capitolo al vestiario.

Si consiglia lo stile “afgano”: tunica, pantaloni larghi e fucili, ovviamente. I libri di testo sono stati distribuiti ai 300 mila studenti che vivono a Mosul, seconda città dell’Iraq a nord del paese controllata dal gruppo estremista.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica