L'Airbus A320 della EgyptAir che si è inabissato nel Mediterraneo nella notte tra il 18 e il 19 maggio fu costretto ad "almeno tre" atterraggi d'emergenza nelle 24 ore prima della tragedia per delle anomalie segnalate poco dopo i rispettivi decolli.
Lo sostiene la tv francese France3, secondo cui in tutti e tre i casi, dopo essere tornato in aeroporto, sono scattate delle procedure di allerta che hanno imposto ogni volta una verifica tecnica a terra rivelatasi negativa, visto che l'apparecchio è stato poi lasciato ridecollare tranquillamente.
Intervistato in diretta su France 3, Jean-Paul Tradex, ex capo del Bea (l'ufficio francese per l'analisi e l'inchiesta dei disastri aerei), ha dichiarato che si tratta di un "elemento importante per gli inquirenti, tornare indietro diverse volte non è normale": "La tesi dell'incidente tecnico è assolutamente compatibile con tutti questi dati", ha spiegato, precisando tuttavia che non si può ancora escludere nessuna tesi.
Indiscrezioni che l'Egitto smentisce categoricamente: "Non c'è alcuna verità nei rapporti dei media francesi che sostengono che segnali di fumo sono stati emessi dal sistema Acars per tre volte consecutive durante i voli per Asmara in Eritrea e Tunisi, e dopo la partenza dal Cairo", ha assicurato una fonte egiziana.
Il ritrovamento delle scatole nere del volo Egyptair
Qualche dettaglio in più potrebbe essere dato dalle scatole nere, i cui segnali sono stati captati ieri da una nave francese.
La zona di ricerca è stata quindi ristretta da 5 a 2 chilometri. Il ministro dei Trasporti francese, Alain Vidalies, ha fatto sapere che ci vorranno circa otto giorni prima che la scatola nera dell'aereo sia recuperata dal fondo del mare.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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