Elezioni Grecia, Syriza in testa ai sondaggi

Iniziata la campagna elettorale in vista delle elezioni adel 25 gennaio. In testa ai sondaggi c'è Syriza

Elezioni Grecia, Syriza in testa ai sondaggi

La data è fissata: il 25 gennaio i greci eleggeranno il nuovo parlamento e, di conseguenza, il nuovo esecutivo. La posta in gioco, sottolinea il premier Antonis Samaras dopo un incontro con il presidente della Repubblica Carolos Papoulias, è "la permanenza del Paese in Europa". Questa "battaglia va affrontata con responsabilità", ha aggiunto, alludendo all’ipotesi che possa vincere la sinistra radicale di Syriza. I sondaggi, intanto, vedono in testa proprio Syriza. Secondo la rilevazione condotta per la tv Alpha, il partito di Alexis Tsipras otterrebbe il 28,1% dei consensi, contro il 25,1% dei conservatori di Nuova Democrazia di Samaras. Ai socialisti del Pasok andrebbe invece il 4,6% dei voti. Il sondaggio, pubblicato dopo il fallimento ieri del voto in parlamento per eleggere il nuovo presidente della Repubblica, è stato condotto tra il 26 ed il 28 dicembre scorsi e ha evidenziato anche come il 58,6% dei greci sia contrario ad elezioni anticipate. Un terzo degli interpellati ha anche detto di essere a favore di un governo di coalizione guidato da Nuova Democrazia, mentre solo il 23,7% si è espresso per un esecutivo guidato da Syriza.

Le forze in campo

Durante l’ultimo Consiglio dei ministri il premier ha invitato tutti a fare il proprio dovere e ha voluto ricordare che "la Grecia si trova molto vicino alla salvezza definitiva, ma potrebbe anche entrare in una nuova avventura mai conosciuta sinora. Se il popolo fa la scelta giusta, ha aggiunto il premier, il populismo questa volta sarà sconfitto definitivamente". Evangelos Venizelos, vice premier e leader del Pasok (socialista) che insieme a Nea Dimokratia di Samaras sostiene il governo di coalizione, sottoline il fatto che con il voto dei parlamentari di Chysi Avgi (il partito filo-nazista), accanto a quelli di parlamentari di altri partiti dell’arco costituzionale, è stata interrotta in modo artificiale la legislatura. "Ci troviamo di fronte ad un ricatto delle istituzioni con l’aiuto del partito di Chrysi Avgi", ha detto il vice premier. "Si tratta di una interruzione artificiale della legislatura avvenuta contro la
volontà del popolo greco".
Da parte sua Alexis Tsipras, il leader di Syriza, parlando in una manifestazione del suo partito ha detto, tra l’altro, che "con la mancata elezione del presidente della Repubblica, il popolo greco ha vinto una battaglia. Ora il popolo ha l’esperienza, la conoscenza e la scelta nelle sue mani. Potrà scegliere la strada dei memorandum oppure quella della salvezza sociale?".

Dentro o fuori dall'euro?

"Ci saranno le elezioni anticipate in Grecia, ma non ci saranno ancora turbative per l’Eurozona. Penso che la razionalità alla fine preverrà anche se noi oggi, non sappiamo il risultato delle prossime elezioni politiche". Così il ministro delle Finanze greco, Gikas Hardouvelis, intervistato da il Sole 24 Ore.

"I greci - afferma - nelle ultime due elezioni hanno votato per restare nell’Euroarea in modo molto chiaro e qualsiasi sia il partito politico che prevarrà nel voto questo è un fatto chiaro ed evidente a tutti". Il ministro assicura che non ci sarà nessuna corsa agli sportelli delle banche per ritirare i risparmi: "Non c’è nessuno timore di questo tipo; il sistema finanziario greco è solido e stabile".

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