Il governo della Turchia ha di recente annunciato di volere ammodernare e ripopolare il diroccato quartiere di Varosia, appartenente alla città di Famagosta, nell’autoproclamatasi Repubblica Turca di Cipro del Nord.
A manifestare la volontà di Ankara di rimettere a nuovo tale località, famosa in passato per le sue spiagge frequentate da Richard Burton e Brigitte Bardot ma disabitata dal 1974, è stato, riferisce il Corriere della Sera, il vicepresidente del Paese anatolico, Fuat Oktay.
Questi, durante un suo sopralluogo nella zona in questione effettuato lo scorso sabato, ha infatti rivelato l’intenzione dell’esecutivo Erdogan di ridare vita a Varosia (in turco Maraş), abbandonata in quell’anno dagli abitanti di etnia greca a causa dell’invasione del nord di Cipro proprio ad opera delle truppe turche.
Oktay, fa sapere il quotidiano milanese, ha sottolineato con le seguenti parole il progetto di rinascita della zona turistica-fantasma messo a punto dalla nazione asiatica: “È un nostro diritto, non accetteremo lo stallo dei colloqui come un destino ineludibile. Questa è un’opportunità storica per rilanciare il turismo”.
L’ammodernamento del quartiere di Famagosta, caratterizzato oggi soltanto dalla presenza lugubre di edifici vuoti e fatiscenti, è stato subito bollato dai discendenti degli abitanti greci di quel territorio, rimarca il giornale di via Solferino, come un ulteriore passo della Turchia verso la cancellazione dei simboli della presenza ellenica nel nord di Cipro: “Hanno obliterato la storia, cancellato ogni memoria greca”.
Contro il piano che Erdogan ha in serbo per Varosia si è scagliato quindi, riporta il CorSera, Nicos Anastasiades, presidente dell’isola: “Ci opporremo in ogni modo”.
Le mire di Ankara sul quartiere abbandonato di Famagosta, precisa lo stesso organo di informazione, sono state contestate anche dalle autorità di tale comune occupato dalle truppe del Paese islamico, come il suo sindaco in esilio Simos Ioannou. Quest’ultimo ha reagito alle dichiarazioni di Oktay annunciando di presentare una protesta formale agli organi Onu.
Le velleità della Turchia circa l’ex buen retiro cipriota dei vip sarebbero infatti in contrasto, rimarca il giornale meneghino, proprio con atti ufficiali delle Nazioni Unite, ossia con due risoluzioni adottate, rispettivamente, nel 1984 e nel 1992.
La prima, votata dal Consiglio di Sicurezza, stabilisce che il quartiere deserto di Varosia potrà essere ripopolato esclusivamente dai suoi abitanti originari, fuggiti oltre quarant’anni fa all’indomani dell’occupazione turca del nord di Cipro.
All’epoca, ricorda la testata, scapparono dalla zona turistica circa 39mila residenti di etnia greca.La risoluzione del 1992 sollecita invece che su tale settore di Famagosta venga formalmente estesa la protezione dell’Onu.
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