Il bimotore precipitato ieri pochi minuti dopo essere decollato da Addis Abeba, era un Boeing 737 MAX 8 in servizio con Ethiopian Airlines. Quest'ultima è la compagnia aerea leader in Africa, riconosciuta a livello globale come un'azienda di alta qualità gestita professionalmente. Ethiopian Airlines gestisce una flotta di cinque Boeing 737 Max, anche se non è chiaro quanti siano i modelli 8 in servizio. La piattaforma 737 MAX 8, utilizzata per le rotte a medio-breve raggio, si basa sul velivolo più venduto al mondo, il Boeing 737. Con più di 4.500 velivoli ordinati in servizio con cento diversi operatori a livello globale, il 737 è nella storia dell’aviazione civile. Più di 40 compagnie aeree in tutto il mondo utilizzano il 737 Max nelle sue varianti 7, 8, 9 e 10.
Etiopia, Boeing 737 MAX 8
La variante Max 8 ha una fusoliera più lunga rispetto al MAX 7. Il 737 MAX 8 ha una capienza massima di 210 posti a sedere per un’autonomia massima dichiarata di 6570 km. Lungo 39.52 metri con un’apertura alare di 35.9 metri, è propulso da due motori LEAP-1B from CFM International che gli consentono una velocità di crociera di 839 km/h. Proprio i propulsori della famiglia MAX, assicurano migliori prestazioni e bassi consumi rispetto agli altri velivoli della stessa tipologia. Il primo volo commerciale del Boeing 737 MAX 8 è avvenuto il 22 maggio del 2017, tra Kuala Lumpur e Singapore. Sei mesi più tardi, otto compagnie aeree avevano già preso in consegna il nuovo jet a corridoio singolo. Ad oggi il 737 MAX 8 è stato preso in consegna da sedici compagnie aeree. Secondo la FAA, sono 387 gli aerei 737 Max 8 e 9 operativi in tutto il mondo, 74 dei quali registrati negli Stati Uniti. Il 737 Max è di vitale importanza per Boeing. Lo scorso anno rappresentava il 47% dei suoi velivoli commerciali. A partire dallo scorso gennaio, il 737 Max rappresenta oltre il 90% dei suoi ordini inevasi.
Flightradar24: "Rilevate fluttuazioni di altitudine"
L’aeromobile, codice identificativo ET-AVJ del volo ET302, è decollato per la prima volta nell'ottobre 2018. Era in servizio sulla tratta Addis Abeba e Nairobi. Si è schiantato sei minuti dopo il decollo, nei pressi della città di Bishoftu, a circa 45 km dalla capitale, Addis Abeba, ad est dall'aeroporto internazionale di Bole. Flightradar24, sito commerciale gratuito che monitora online il traffico aereo civile e militare, ha rilevato delle anomale fluttuazioni di altitudine sul volo ET302. I dati della rete ADS-B di Flightradar24 mostrano che la velocità verticale era instabile dopo il decollo. Se tale dato venisse confermato dalle autorità, il Boeing 737 MAX 8 della Ethiopian Airlines avrebbe avuto problemi a raggiungere quota e velocità ottimale di crociera subito dopo la fase di decollo.
Quello avvenuto ieri è il secondo incidente catastrofico in cinque mesi, a coinvolgere un 737 MAX 8. Un team della Boeing, sotto la direzione del National National Safety Board, cercherà di far luce sul tragico incidente. Essendo un velivolo di ultima generazione, sarà necessaria una dettagliata analisi tecnica per stabilire le cause del disastro. L’indagine si concentrerà inizialmente sui problemi e le anomalie rilevate dagli altri velivoli della stessa classe nella medesima fase di volo. Il disastro aereo ricorda un'altra catastrofe avvenuta nell'ottobre dello scorso anno, quando un Boeing 737 MAX 8 dell'Indonesia Lion Air, si è schiantato pochi minuti dopo il decollo. L‘indagine potrebbe durare anni.
La storia del volo ET302
Assemblare un puzzle: le scatole nere
Un incidente aereo è determinato da una serie di eventi che si uniscono, a volte in modo causale. La rimozione di un solo evento nella sequenza, potrebbe fare la differenza tra la vita e la morte.
L'indagine inizierà analizzando tre fattori: umano, ingegneristico ed ambientale. L'elemento umano non riguarda solo l'osservazione della condotta dell'equipaggio, ma anche tutti i fattori connessi come la manutenzione effettuata sull'aereo. Il fattore ingegneristico riguarda il relitto fisico dell'aereo. In questa area di ricerca sono compresi i registratori vocali della cabina di pilotaggio e di volo, le cosiddette scatole nere, che si trovano nella coda dell'aereo. Il registratore vocale o Cockpit Voice Recorder (CVR), opera su più canali: non cattura soltanto le conversazioni all'interno della cabina di pilotaggio, ma anche i suoni ambientali sul ponte di volo come allarmi o rumori provenienti dal resto dell'aereo. Gli investigatori ascolteranno anche l'inflessione delle voci dei piloti per valutare eventuali stati di stress. Il registratore di volo o Digital Flight Data Recorder (DFDR), comprende fino a duemila parametri che consentiranno di acquisire informazioni cruciali sulle manovre del velivolo. Il Cockpit Voice Recorder ed il Digital Flight Data Recorder sono in grado di registrare fino a 25 ore di audio di volo. Ciò significa che includeranno anche i voli passati effettuati da questo specifico aereo. Quel contesto storico potrebbe fornire preziosi indizi.
Dal corpo degli sfortunati piloti saranno prelevati campioni di tessuto per
accertare possibili assunzioni di droghe ed alcol. Il fattore ambientale, infine, riguarda le condizioni meteo. Questi fattori, associati allo studio del relitto (quadrante, posizione), racconteranno la storia del volo ET302.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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