Euro, Bruxelles minaccia: "Chi esce non rientra più"

La Ue: "Una volta usciti, non si rientra più". Ma l'avvertimento nasconde un'enorme paura della vittoria di Syriza in Grecia

Euro, Bruxelles minaccia: "Chi esce non rientra più"

In Grecia i sondaggi danno ormai "Syriza" oltre il 30% e nei corridoi degli europalazzi di Bruxelles inizia a serpeggiare il panico. Con una vittoria di Tsipras la virata euroscettica sarebbe sanzionata ufficialmente e la prospettiva di un ritorno alla dracma si farebbe più concreta.

Anche le borse, sin dall'apertura di stamattina, hanno dimostrato di temere gli effetti di un'eventuale uscita della Grecia. A fine seduta, Milano ha chiuso in perdita del 4,29%, mentre Atene ha ceduto oltre il 5%. Negative anche Madrid (-3,4%), Parigi (-3,31%), Francoforte (-3%) e Londra (-2%).

Nel frettoloso tentativo di bloccare gli effetti della speculazione, dalla Commissione Europea si affrettano ad affermare che un'uscita dall'euro sarebbe "irreversibile". Una minaccia già proferita in occasione del referendum - poi abortito - per l'indipendenza della Catalogna.

Voci che erano riecheggiate anche a Berlino: nelle scorse ore dalla capitale tedesca era filtrata la voce per cui un'uscita della Grecia dalla moneta unica sarebbe stata "ipotizzabile". Salvo smentita due minuti dopo. L'obiettivo è insomma quello di tenere la catena corta e di lanciare un messaggio chiarissimo: le istituzioni dell'Unione sono pronte a tutto pur di far capire agli Stati membri che per chi volta le spalle a Bruxelles non c'è possibilità di ripensamento.

Ma se anche l'uscita dall'euro dovesse essere irreversibile, questo passo resta sempre e comunque formalmente possibile. Come avevamo già spiegato in un'intervista all'ordinario di Diritto dell'Unione Europea Gian Luigi Tosato, uscire dall'euro si può. Comporterebbe una contestuale uscita dall'Unione, ma si può.

E contro chi vuol farci credere che un abbandono dell'Unione rappresenti un'eventualità impossibile si schiera oggi anche Matteo Salvini. In un post su Facebook dai toni piuttosto definitivi, il leader del Carroccio boccia come "palle" le teorie di chi vorrebbe un'uscita dall'euro come "irreversibile". E fa notare che i Paesi che sono cresciuti di più nel 2014 non adottano la moneta unica: Ungheria, Polonia e Gran Bretagna.

"Andare al governo e rottamare Bruxelles si può fare", spiega il segretario della Lega Nord.

Il suo è un appello che per ora sembra raccogliere molti consensi tra gli elettori. A Bruxelles lo sanno e iniziano a tremare. In attesa di un voto - quello greco - che potrebbe decidere tanta parte del futuro dell'Unione.

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