Per le europee Verhofstadt vuole la grande alleanza anti populisti

Il capogruppo dei liberali al Parlamento Europeo Guy Verhofstadt ha dichiarato di essere pronto a costituire un'alleanza politica con Emmanuel Macron in vista delle prossime elezioni europee, allo scopo di fermare le forze sovraniste.

Per le europee Verhofstadt vuole la grande alleanza anti populisti

Mancano ormai poco più di nove mesi alle prossime elezioni europee, che si terranno tra il 23 ed il 26 maggio 2019, e già adesso numerosi politici del continente iniziano a sondare il terreno per quello che si pronostica uno scontro diretto tra i sostenitori dell'Unione Europea e le forze sovraniste. Tra questi c'è anche Guy Verhofstadt, capogruppo dei liberali al Parlamento Europeo nonché ex Primo Ministro belga, che in un'intervista concessa al quotidiano francese Ouest France si è detto pronto ad una grande alleanza tra i liberali europei e La Republique En Marche, il partito del presidente francese Emmanuel Macron, allo scopo di contrastare l'avanzata dell'onda populista, rafforzatasi ulteriormente dopo l'incontro avvenuto a Milano la scorsa settimana tra il premier ungherese Victor Orbàn ed il ministro dell'Interno italiano Matteo Salvini. Verhoftadt ha infatti dichiarato: "Dopo l'incontro avvenuto tra l'ungherese Orbàn e l'italiano Salvini la battaglia da affrontare nel 2019 sarà quella contro i populisti, attraverso la costituzione di un'alternativa pro-europa fatta assieme ad Emmanuel Macron, con il quale non condividiamo solamente la stessa analisi politica, ma anche grossomodo le stesse proposte. Il discorso di Macron sulla nuovo Europa tenuto l'anno scorso alla Sorbona è inoltre largamente sostenuto dai partiti che compongono il gruppo parlamentare dell'Alde. Siamo pronti perciò a creare questa alternativa."

Nel suo intervento Verhofstadt fa inoltre riferimento al fatto che uno degli azionisti di maggioranza del blocco sovranista, il partito Fidesz di Viktor Orbàn, faccia parte dei cristiano democratici del Partito Popolare Europeo, coabitando assieme a forze decisamente più moderate come ad esempio Forza Italia e la Cdu della cancelliera tedesca Angela Merkel: "Quello che mi preoccupa maggiormente poi, è che il vero candidato della destra europea sia Viktor Orbàn". Situazione che molti analisti interpretano in realtà come una strategia dello stesso Orbàn, coadiuvato in quest'occasione dal capogruppo del Ppe Manfred Weber, per scalare il partito dall'interno, in modo da includere nel prossimo futuro anche la Lega di Matteo Salvini nella grande famiglia del centrodestra europeo. Un piano che consentirebbe ai nazionalisti di avere finalmente un peso politico considerevole nelle istituzioni di Bruxelles e di spostare l'intero gruppo dei popolari su posizioni più affini alle loro specie in materia di immigrazione e di politiche economiche.

Tuttavia, malgrado alcuni osservatori politici internazionali come Wolfgang Munchau del Financial Times diano l'alleanza europeista già come ufficiale, il segretario di En Marche Christophe Castaner preferisce mantenersi cauto, commentando ai microfoni di Reuters con un laconico: "Non siamo pronti per un'alleanza". Come ricorda però anche Le Monde, Castaner è lo stesso che quest'estate ha svolto un tour europeo alla ricerca di alleati in vista delle imminenti elezioni, e che è stato visto incontrarsi proprio con Guy Verhofstadt martedì scorso.

Nell'intervista Verhofstadt ci tiene comunque a precisare che all'interno della grande alleanza europeista ogni partito manterrà il proprio simbolo e la propria identità, pur aderendo ad un programma comune, affermando: "Vogliamo un movimento più ampio. L'obiettivo è quello di formare un gruppo decisivo nel prossimo parlamento, che funga da strumento per fermare l'ondata nazionalista".

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