Buona notizia per il sindaco di Milano, Giuseppe Sala. La procura lombarda della Corte dei Conti ha deciso di archiviare l'accusa nei confronti dell’allora ad di Expo in relazione all’appalto per la fornitura di alberi al sito dell’Esposizione universale. Per gli stessi fatti Sala è stato anche prosciolto in sede penale. La procura spiega che la posizione di Sala va archiviata sia in relazione al modo di procedere da lui adottato, sia per quello che riguarda la verifica della congruità del prezzo della fornitura dei seimila alberi affidata senza gara alla ditta Mantovani.
Dagli accertamenti della Corte è emersa la "legittimità formale" di scegliere l’affidamento diretto in base all’articolo 57 comma due che disciplina le eccezioni alla gara anche per appalti di un certo rilievo economico. Sala si è correttamente avvalso dei "poteri derogatori attribuiti dall’ordinamento giuridico nella qualità di Commissario straordinario.
"Non sussiste agli atti della complessa istruzione probatoria - scrive la procura - nessun elemento utile dal quale desumere, anche con procedimento di logica indiziaria, la consapevolezza o la possibilità di conoscenza da parte del dottor Sala della diseconomicità del prezzo della fornitura complementare sulla quale - pertanto - sussistono con pienezza tutti i presupposti giuridici per l’applicazione della esimente tecnica.
Quest’ultima prevede che nel caso di atti che rientrano nella competenza propria degli uffici tecnici o amministrativi la responsabilità non si estende ai titolari degli organi politici che in buona fede li abbiamo approvati o ne abbiamo autorizzato o consentito l’esecuzione".
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