La falla sul manuale di volo: ​perché il Boeing 737 Max è caduto in Etiopia

Si indaga sull'incidente in Etiopia. Nel mirino il nuovo software anti stallo. I piloti non sarebbero stati addestrati a gestirlo. Ecco come è caduto il Boeing 737 Max

La falla sul manuale di volo: ​perché il Boeing 737 Max è caduto in Etiopia

L'Etiopia e la Cina hanno deciso di lasciare a terra la loro flotta di Boeing 737 Max in attesa dell'esito dell'inchiesta sulle cause della tragedia aerea di ieri, quando un modello di questo tipo è precipitato poco dopo il decollo da Addis Abeba provocando la morte di tutte le 157 persone che si trovavano a bordo, inclusi otto italiani. Non è la prima volta che succede. Anche nel caso dell'aereo precipitato lo scorso 29 ottobre in Indonesia, l'incidente era avvenuto poco dopo il decollo e l'aereo, operato dalla Lion Air, era nuovo. Ma cosa c'è dietro a queste drammatiche stragi? Molto probabilmente l'incapacità dei piloti di gestire il nuovo software che corregge in fase di decollo l'assetto.

Il Boeing 737-800 Max della Ethiopian Airlines era nuovissimo ed era operativo da appena quattro mesi. Secondo quanto riferito dal ceo dell'Ethiopian Airlines, Tewolde Gebremariam, citato dal quotidiano keniora Daily Nation, l'ultimo controllo di manutenzione di routine sul velivolo era stato effettuato il 4 febbraio. Il capitano, Yared Getachew, aveva alle spalle più di ottomila ore di volo, mentre il co-pilota Ahmed Nur Mohammod, aveva invece 200 ore di volo. Uno stesso modello Boeing 737-800 Max della Lion Air era precipitato in mare cinque mesi fa con 190 persone a bordo al largo delle coste indonesiane. Il 6 novembre 2018 la Boeing aveva emesso un allarme su un software di controllo e con il quale si istruiva i piloti sulle procedure da adottare in caso di input errato da un sensore. Nel mirino ora finisce quel nuovo software che corregge in fase di decollo l'assetto del velivolo qualora l'angolo di salita non sia ottimale e rischi così di farlo andare in stallo. Il problema, secondo quanto ricostruito sin qui, sarebbe stato la mancata comunicazione ai piloti della Ethiopian Airlines che, in fase di decollo, avrebbero continuato a correggere l'intervento del software.

Stando alle indagini fatte in Indonesia negli ultimi cinque mesi, il Boeing 737 Max 8 avrebbe bisogno di motori più potenti, anche di dimensioni, per "tenere" tecnicamente l'angolo di attacco. Per ovviare a questo problema, come spiegato dall'esperto per la Sicurezza del Volo, Antonio Bordoni, ai microfoni di Uno Mattina, la casa costruttrice avrebbe messo a punto il nuovo sistema anti stallo che dovrebbe, appunto, aiutare i piloti correggendo automaticamente questa criticità e raddrizzando il muso del velivolo per recuperare portanza. Se chi guida l'aereo non è a conoscenza del software, appena vede i valori dell'altimetro instabili, si contrappone all'azione di correzione del software. Secondo gli operatori del settore, come riporta Leggo, il Boeing 737 Max avrebbe subito avuto fortuna sul mercato per "la facilità con cui i piloti potevano passare al nuovo modello con una formazione minima sulle differenze di allenamento e nessun tempo aggiuntivo per il simulatore".

Oltre alla mancata comunicazione del nuovo sistema anti stallo, l'incidente di ieri svela un altro possibile difetto. Il software dovrebbe correggere l'assetto in fase di decollo ma, come riporta anche Leggo, non sempre manca portanza sulle ali se l'aereo sale a velocità troppo bassa. Se la manovra viene fatta quando c'è vento contrario, infatti, la portanza è sufficiente anche se rallenta il velivolo. "L'algoritmo - si legge - considera solo la velocità di salita ma non la portanza istantanea che l'aereo trova durante la manovra". Lo scorso 7 novembre, in seguito alle indagini fatte sul Lion Air 737 Max caduto a Giacarta, era stata richiesta una revisione del manuale di volo. Da rivedere erano, appunto, le procedure operative che spiegavano come affrontare lo stabilizzatore fuori controllo.

Il disastro, intanto, ha prodotto

le prime conseguenze in borsa: il titolo Boeing, che aveva perso oltre il 12% subito dopo l'apertura di Wall Street lunedì, a seguito dell'incidente aereo in Etiopia, ha chiuso con un segno meno del 5,36% a 399,89 dollari.

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