In Francia è appena esplosa una nuova grana ai danni del governo Macron: le dimissioni del capo della polizia Eric Morvan.
L’alto funzionario sessantaduenne, riferisce il Daily Telegraph, ha annunciato ieri la sua rinuncia alla guida della Direzione generale della polizia nazionale (Dgpn), dopo appena due anni di mandato. Egli era stato infatti nominato a tale carica, pur non provenendo dai ranghi delle forze dell’ordine ma essendo un grand commis di Stato, nell’agosto del 2017 su decisione del nuovo governo targato La République en marche.
Morvan ha scelto di uscire di scena, sottolinea la testata, quando gli mancavano ancora tre anni di età per raggiungere la soglia anagrafica che impone ai dipendenti pubblici transalpini di andare in pensione.
L’abbandono della Dgpn è stato reso noto da tale funzionario mediante una lettera indirizzata ai suoi colleghi ufficiali delle forze dell’ordine. Nel documento, citato dal giornale britannico, il sessantaduenne manifesta la speranza che il suo successore al vertice della pubblica sicurezza abbia “l’energia necessaria a mantenere la guida di questo grande veliero”.
Il comunicato di Morvan, fa sapere sempre il Telegraph, prosegue con queste parole: “Prima di ogni altra cosa, desidero esortare tutti gli agenti ad affrontare le innumerevoli difficoltà non scoraggiandosi, ma, al contrario, dimostrando il loro orgoglio di appartenere a questa grande istituzione, malgrado le amarezze”.
Relativamente ai motivi della rinuncia dell’alto dirigente, l’organo di informazione londinese fa riferimento ad alcune testimonianze anonime raccolte dalla stampa d’Oltralpe. A detta di diversi colleghi di Morvan, egli avrebbe optato per le dimissioni perché, in primo luogo, letteralmente “consumato” dalla lotta contro le violenti proteste dei gilet gialli.
In base alle fonti interne alla Dgpn citate dal giornale inglese, l’ex capo della polizia sarebbe appunto giunto “sull’orlo del collasso” per cercare continuamente di contenere le incessanti manifestazioni di piazza promosse dal movimento anti-Macron.
Un’altra ragione alla base della recente uscita di scena, spiega sempre il Telegraph rifacendosi alle affermazioni di funzionari anonimi delle forze dell’ordine francesi, sarebbe la constatazione, da parte del sessantaduenne, della difficoltà di dialogare con gli altri apparati pubblici preposti alla tutela dell’ordine. Incomprensioni e rivalità avrebbero caratterizzato, in particolare, i contatti del capo della polizia con i vertici della Gendarmerie nationale e con il prefetto di Parigi.
Un’ulteriore causa delle dimissioni di Morvan sarebbe l’ostilità nei suoi confronti nutrita dai sindacati delle forze dell’ordine, insoddisfatti dalle scelte del primo riguardo ai turni di servizio degli agenti e ai benefici pensionistici per gli ex poliziotti.
A spingere l’alto dirigente a farsi da parte, inoltre, avrebbero contribuito, fa sapere la medesima testata, le polemiche esplose negli ultimi mesi a causa della soluzione da lui ipotizzata per frenare l’ondata di suicidi compiuti da appartenenti alle forze di sicurezza.
Il sessantaduenne si era appunto attirato feroci critiche affermando che, al fine di distogliere i tutori dell’ordine dal proposito di togliersi la vita, si sarebbero dovuti organizzare per questi ultimi “più barbecue all’aperto e picnic”.
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