Le recenti dichiarazioni del ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov a Zona Bianca hanno suscitato un enorme clamore, specie per quanto riguarda la parte sulle presunte origini ebraiche di Adolf Hitler. Tante le personalità a risentirsi, dal segretario del Pd Enrico Letta ("Un'onta per il nostro Paese") al premier Mario Draghi ("Aberrante e osceno"). Forte la reazione anche da parte di Israele, che ha subito fatto sapere di voler convocare l'ambasciatore russo.
A distanza di giorni, con la bufera non ancora rientrata, il primo ministro israeliano ha fatto sapere di avere ricevuto le scuse direttamente dal presidente della Federazione Russa Vladimir Putin nel corso di un loro colloquio telefonico.
Le dichiarazioni a Zona Bianca
Intervistato da una rete italiana, il ministro degli Esteri russo stava parlando dell'operazione di denazificazione portata avanti dalla Russia in Ucraina quando ha fatto riferimento alla figura di Adolf Hitler. "Noi vogliamo garantire solo la sicurezza delle persone nell'Oriente dell'Ucraina perché non siano minacciata dalla nazificazione di questo Paese e perché dall'Ucraina non giungano minacce per la federazione russa", ha dichiarato. E ancora: "Zelensky può portare la pace se interrompe di dare ordini criminali ai propri battaglioni nazisti e li obbliga a interrompere le ostilità". Parlando dei simboli e i tatuaggi della svastica trovati su alcuni soldati catturati, Lavrov ha affermato che la nazificazione è un fatto reale, per poi aggiungere: "Potrei sbagliarmi, ma anche Hitler aveva sangue ebreo. Non significa assolutamente nulla. I maggiori saggi ebrei sostengono che i principali antisemiti sono proprio gli ebrei".
Fra le varie teorie che circolano su Adolf Hitler vi sarebbe anche quella che il führer avesse sangue ebraico nelle vene. Secondo questa versione, Alois, padre di Hitler, venne infatti registrato alla nascita come un figlio illegittimo di cui non si conosceva il padre. La madre di Alois, Maria Schicklgruber, aveva lavorato tempo prima come domestica nella casa di un ricco signore ebreo, che potrebbe essere stato il vero padre del bambino. A distanza di così tanti anni l’identità del nonno paterno del Fuhrer resta ancora un mistero.
Le polemiche e le scuse
Le parole del ministro russo hanno in ogni caso sollevato un autentico polverone, tanto che sulla questione è intervenuto pure il Copasir. Oggi però arriverebbero segnali di schiarita.
L'ufficio del primo ministro israeliano Naftali Bennett ha infatti dichiarato che nel corso di una telefonata fra i due capi di stato, il presidente Vladimir Putin si è scusato per le frasi sulle origini ebraiche di Hitler.Secondo quanto riferito dai media israeliani, Bennett ha accettato le scuse e ringraziato il capo del Cremlino.
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