G20, ratificato l'accordo Cop21

Con il sì di Usa e Cina l'accordo è stato approvato dagli Stati che provocano il 40% delle emissioni nocive. Perché entri in vigore è necessario almeno il 55%

G20, ratificato l'accordo Cop21

Cina e Stati Uniti hanno ratificato l'accordo Cop21 siglato l'anno scorso a Parigi. "È il momento nel quale abbiamo infine deciso di salvare il nostro Pianeta", ha detto Barack Obama, a Hangzhou, dove si terrà da domani il G20, "In fin dei conti, segniamo un punto di svolta per il nostro Pianeta".

Una decisione presa oggi anche dalla Cina, uno dei principali responsabili dell'inquinamento globale. Per il Paese asiatico si tratta di affrontare una sfida molto importante, in quanto il 70% della sua energia è prodotto da carbone, contribuendo così per circa il 24% delle emissioni mondiali di C02.

L'accordo di Parigi è stato sottoscritto da 180 Paesi ma poi ognuno deve provvedere a ratificarlo, secondo le proprie leggi. Serve la ratifica di almeno 55 Stati, rappresentanti il 55% delle emissioni di gas che provocano l'effetto serra, perché il trattato entri in vigore.

Secondo il sito delle Nazioni Unite, fino ad ora solo 24 Paesi hanno concluso il processo di ratifica, soprattutto piccoli Stati insulari, che non rappresentano che l'1,08% delle emissioni. Con l'annuncio di oggi, invece, si raggiunge il 40% delle emissioni. "Sono ottimista che ci si potrà arrivare entro la fine dell'anno" ha detto il segretario generale dell'Onu, Ban Ki-moon.

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