Al Gay Pride c'è il drappo dell'Isis. Ma è soltanto una presa in giro...

È successo a Londra e la giornalista di Cnn è stata tratta in inganno. Su quel vessillo nero sextoy al posto dei caratteri arabi

Al Gay Pride c'è il drappo dell'Isis. Ma è soltanto una presa in giro...

La paranoia, complici una serie di attentati messi a segno negli ultimi dodici mesi, è alta. Forse per questo uno dei molti partecipanti al Gay Pride di Londra ha scelto di scendere in strada con una finta bandiera dell'Isis.

Una bonaria presa in giro di una delle minacce più gravi a livello internazionale, per sdrammatizzare e irridere il sedicente Califfo e i suoi miliziani del jihad. Un'iniziativa neppure malvagia, non fosse che la somiglianza con la bandiera nera "originale" era forse eccessiva, lameno da lontano. E qualcuno si è fatto ingannare.

È successo a Lucy Pawle, giornalista inviata dalla Cnn, che è andata in onda lamentandosi del fatto che nessuno aveva notato quella bandiera né aveva pensato di ritirarla a chi era sceso in piazza per la manifestazione.

Peccato che, a osservarla da vicino, quelli che potevano apparire come caratteri arabi si rivelavano invece per quello che erano davvero: una serie di bianchissimi sextoy su sfondo nero.

Una presa in giro molto ben architettata. Davvero impossibile accorgersene a qualche metro di distanza, soprattutto se la bandiera non era ben dispiegata. E c'è cascata anche una delle maggiori emittenti americane.

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