Gelo tra Usa e Russia: espulsi diplomatici dai rispettivi Paesi

Usa e Russia gelano le loro relazioni diplomatiche, funzionari delle rispettive ambasciate vengono espulsi dai rispettivi Paesi per via di un scontro fisico tra due agenti all'esterno dell'ambasciata americana a Mosca

Gelo tra Usa e Russia: espulsi diplomatici dai rispettivi Paesi

Successivamente ad uno spy game un po’ controverso, Mosca e Washington si scambiano dei favori poco carini: dopo che il 6 giugno era stata data notizia dell’espulsione di un diplomatico americano dalla Federazione Russa per via di un alterco fisico ingaggiato con un agente dei servizi di intelligence russi nei pressi della stessa sede diplomatica statunitense nella zona di Kransaya Presnya, nel centro di Mosca.

Secondo quanto riportato da Sputnik, che pubblica le dichiarazioni del portavoce del Ministero degli Affari Esteri russo, Maria Zakharova, l’agente di polizia – successivamente identificato come un agente del FSB, i servizi segreti russi - aveva intenzione di accertare l’identità dell’individuo che era in procinto di entrare nell’ambasciata americana, onde evitare problemi alla sicurezza della missione stessa. Tale ricostruzione dei fatti, come reso noto dalla BBC sulla base delle dichiarazioni di John Kirby, portavoce del Dipartimento di Stato americano, sarebbe semplicemente non veritiera, sostenendo un attacco deliberato all’incolumità del funzionario americano. Esisterebbero tuttavia delle riprese video che accerterebbero una dinamica controversa, con violenza fisica compiuta ai danni dell’agente russo che avrebbe ricevuto una gomitata; il presunto diplomatico americano si sarebbe divincolato dal controllo di sicurezza e sarebbe entrato rapidamente in Ambasciata. Maria Zakharova sostiene inoltre che si trattasse in realtà di un agente della CIA in servizio a Mosca, il quale stesse presumibilmente rientrando da una missione di intelligence sotto copertura della notte precedente.

In accordo con le accuse mosse dal portavoce del Dipartimento di Stato americano, John Kirby, riguardo al fatto che le autorità statunitensi non sono in grado di accertare l’autenticità del video in questione, lo stesso ha dichiarato che il 17 giugno scorso due funzionari della missione diplomatica russa su suolo americano sono stati espulsi dal Paese senza addurre particolari motivazioni inerenti ai loro compiti di diplomatici, ma semplicemente in risposta all’“attacco” subito dal diplomatico statunitense alle porte della propria ambasciata. La conferma è inoltre giunta nel primo pomeriggio di sabato dal vice Ministro degli Esteri russo, Sergey Ryabkov, che sostiene la tesi di una espulsione ingiustificata a carico dei funzionari russi. Lo stesso ha proseguito sostenendo che vi sarà una reazione a questa escalation nelle relazioni bilaterali tra USA e Russia, e auspica che i politici americani si rendano conto del danno compiuto in tale circostanza.

A partire dal 2014, successivamente all’imposizione delle sanzioni a carico della Federazione Russa, le autorità americane ed europee avrebbero avvertito una sorta di pressione da parte di Mosca circa il perpetuare di un controllo a vista di molti diplomatici occidentali.

Il Washington Post riporta anche di storie nel quale si narra di intrusioni nelle case dei funzionari americani a Mosca, durante le quali si metteva a soqquadro l’abitazione e vi erano rivendicazioni nei confronti degli animali domestici, spesso rinvenuti morti all’interno degli stabili.

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