L'incontro di Luigi Di Maio con i gilet gialli a Parigi provoca l'ira della Francia. Il ministero degli Esteri francese, guidato da Jean-Yves Le Drian, ha definito l'incontro del vice premier italiano con rappresentanti dei gilet gialli "una provocazione inaccettabile".
"Questa nuova provocazione non è accettabile tra Paesi limitrofi e partner nell'Unione europea", ha spiegato un portavoce del ministero in un incontro con i giornalisti. "Di Maio, che ricopre responsabilità governative deve fare attenzione a non indebolire, con le sue ripetute interferenze, le nostre relazioni bilaterali, nell'interesse della Francia e dell'Italia" si legge nella nota inviata dal Quai d'Orsay.
La dura reazione francese non è una novità. Già a gennaio, con l'apertura di Di Maio al movimento di protesta che ha paralizzato lan Francia, il governo di Parigi aveva protestato contro l'esecutivo italiano chiedendo una rettifica di quanto affermato dal capo politico del M5S in qualità di vice presidente del Consiglio.
La lettera con cui il penstastellato aveva offerto il sostegno del Movimento ai gilet gialli, in particolare sponsorizzando la piattaforma Rousseau, aveva scatenato l'ira del ministro Nathalie Loiseau, che aveva scritto una nota di fuoco: "La Francia si guarda bene dal dare lezioni all'Italia. Salvini e Di Maio imparino a fare pulizia in casa loro". E adesso, è di novo Di Maio, insieme al suo collega di partito Alessandro Di Battista, a creare imbarazzo fra Roma e Parigi.
Creando le premesse per un nuovo scontro diplomatico fra Italia e Francia mentre Giuseppe Conte ed Enzo Moavero Milanesi cercano, con non poche difficoltà, di ricucire i difficili quanto necessari rapporti bilaterali fra i due Paesi.
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