Dalle strade e le piazze alle aule di Bruxelles e Strasburgo. I gilet gialli potrebbero scendere in campo in vista delle prossime elezioni europee, che si terranno a maggio 2019. L'idea nasce da un volto noto dell'estrema destra francese: Florian Philippot, già stretto collaboratore di Marine Le Pen nell'allora Front National.
Secondo le indiscrezioni raccolte dal sito politico.eu, il progetto di Philippot è piuttosto concreto. L'ex vicepresidente del partito sovranista, che abbandonò dopo le elezioni del 2017 per dare vita a un nuovo movimento chiamato "I patrioti", vorrebbe una lista composta per metà da militanti della sua formazione e per il restante 50% proprio da esponenti dei gilet gialli. Il movimento è attivo da quasi due mesi: le mobilitazioni contro l'aumento del prezzo del carburante si sono via via trasformate in un'ondata di proteste contro il presidente Emmanuel Macron e l'intero sistema di potere nazionale ed europeo.
Philippot ha anche depositato presso l'Istituto nazionale di proprietà industriale il marchio del movimento. Ma non sa ancora se potrà utilizzarlo: all'ente sono giunte una ventina di richieste per mettere sotto copyright la dicitura "Gilet gialli" e gli esperti starebbero valutando chi ha davvero il diritto di utilizzarla.
Intanto un sondaggio spinge le ambizioni di Philippot.
In una consultazione dell'agenzia francese Ifop, il 13% degli intervistati ha detto che sarebbe disposto a votare un candidato gilet giallo. Per superare lo sbarramento alle Europee, in Francia, serve raggiungere il 5% su base nazionale. I gilet gialli, insomma, dopo Parigi potrebbero invadere l'Europa.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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