Il giudice presta giuramento sul Corano. È polemica negli Stati Uniti

In base alla Costituzione americana, chi viene scelto per ricoprire un ruolo d funzione pubblica deve prestare giuramento, ma non esiste una regola sul testo da adottare

Il giudice presta giuramento sul Corano. È polemica negli Stati Uniti

"Siamo in America o in Medioriente?" è solo una delle tante domande che si stanno ponendo i cittadini americani dopo che una banale cerimonia di routine, il giuramento di ufficio di un giudice appena eletto, ha dato il via ad accese polemiche sui social netowrk e sulla stampa.

Carolyn Walker-Diallo è stata eletta giudice della Corte Civile a Brooklyn neanche un mese fa, ma è riusciata a far parlare subito di sè per la decisione di voler prestare giuramento sul Corano, come testimonianza della sua fede musulmana.

Sin dalla nascita degli Stati Uniti d'America, i funzionari eletti hanno sempre prestato il cosiddetto "giuramento di ufficio". In base alla Costituzione degli Stati Uniti, chi viene scelto per ricoprire un determinato ruolo, come quello di giudice, deve prestare giuramento, secondo coscienza religiosa o civica.

Non esiste però una regola sul testo da adottare e così Walker-Ditto ha prestato giuramento sul testo sacro dell'Islam. Da quando la notizia si è diffusa, non sono mancati i commenti polemici per la scelta del giudice, vista da molti come un'ingerenza della tradizione musulmana in un paese occidentale e cristiano come gli Stati Uniti.

Bisogna ricordare però,

che questo non è il primo caso. Nel 2006, infatti, anche Keith Ellison, politico statunitense, membro della Camera dei Rappresentanti per lo Stato del Minnesota, decise di prestare giuramento sul Corano.

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