"I migranti costano troppo". Bufera sul sindaco afro di New York

Le associazioni pro-rifugiati criticano il sindaco dem afroamericano Eric Adams, che chiede maggiori fondi al governo federale per gestire l'importante flusso di migranti in città

"I migranti costano troppo". Bufera sul sindaco afro di New York

Cortocircuito nella sinistra dem americana per le dichiarazioni sull'immigrazione illegale del sindaco afroamericano di New York City Eric Adams, ex ufficiale del dipartimento di polizia della Grande Mela per oltre due decenni, nonché esponente del partito democratico. Adams ha chiesto al presidente Usa Joe Biden ingenti risorse federali per assistere i richiedenti asilo in arrivo nella metropoli, in costante aumento. New York City, ha detto Adams, "ha bisogno di risorse federali aggiuntive. Se non otteniamo queste risorse urgentemente necessarie, potremmo avere difficoltà a fornire il livello adeguato di supporto che i nostri rifugiati meritano".

È un vero onere per i newyorkesi, ha spiegato il primo cittadino, criticato dalla sinistra radicale e dalle associazioni afroamericane per le sue dure politiche in materia di sicurezza pubblica, "abbiamo già un sistema sovraccaricato. È una questione di cibo, vestiti, scuola. Tutte cose che avranno un impatto sulle nostre scuole. Noi non respingiamo le persone solo perché sono prive di documenti", ha detto Adams. "Abbiamo bisogno di aiuto". Il nostro Paese, ha aggiunto, "è la patria dei liberi, la terra dei coraggiosi. Non diventiamo codardi e non mandiamo via le persone che cercano aiuto".

L'estrema sinistra contro il sindaco-poliziotto

Le dichiarazioni del sindaco non sono affatto piaciute alla rete di associazioni liberal e di estrema sinistra di New York. In risposta, la Legal Aid Society e la Coalition for the Homeless hanno denunciato i commenti del sindaco, condannando le continue perquisizioni negli accampamenti dei rifugiati e chiedendo al municipio di appropriarsi di maggiori fondi per sostenere lo sviluppo di alloggi a prezzi accessibili. "Finché il municipio consentirà che gli impedimenti burocratici rimangano in vigore, ostacolando la capacità dei nostri assistiti di passare dagli accampamenti da alloggi a lungo termine sicuri e a prezzi accessibili - che rimangono pochi - questa crisi non finirà presto" hanno dichiarato in una nota. Infine, condanniamo le "continue perquisizioni" dell'amministrazione negli accampamenti che infliggono "traumi, creano conflitti e separano i nostri clienti" dai pochi beni che possiedono. Questa "politica disumana", affermano, "definisce l'amministrazione Adams e appanna New York".

"I bianchi progressisti hanno paura di passare per razzisti"

La sinistra radicale e le associazioni che rappresentano le minoranze - in particolare, gli afroamericani - criticano da mesi l'operato del sindaco dem. Come riporta il New York Times, i primi mesi di Adams sono stati accolti da "reazioni contrastanti", e i suoi critici di sinistra sostengono che il suo stile energico non si è tradotto in miglioramenti concreti per la vita dei cittadini meno abbienti, nell'ambito della criminialità e dell'accessibilità degli alloggi, oltre che sul fronte delle diseguaglianze sociali. In particolare, riferisce sempre il Nyt, l'estrema sinistra si è opposta all'approccio aggressivo del sindaco dem verso la criminalità violenta, rispetto alla quale ha adottato una strategia che ha incluso il potenziamento delle pattuglie di polizia. Ulteriore cortocircuito di questa pazza sinistra politically correct: i progressisti bianchi hanno timore di criticare Eric Adams perché è nero.

"Penso che i bianchi sappiano che in questo momento non possono davvero parlare contro Eric perché sembreranno dei razzisti" spiega Pierre al Nyt, dirigente del Brooklyn Movement Center.

"In un'era di correttezza politica su Internet, in particolare, penso che le persone che non sono nere siano molto preoccupate nel dire qualcosa". Sì, i bianchi liberal hanno paura di dire che Adams non è abbastanza progressista per i loro canoni perché hanno timore di essere etichettati come razzisti. Follia pura.

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