Gli inglesi hanno perso i dati di 800 terroristi

Una serie di errori di polizia e servizi mettono in pericolo i sudditi di Sua Maestà. Cancellati i dati di un sospetto ogni dieci

Gli inglesi hanno perso i dati di 800 terroristi

Un errore madornale, commesso dalla polizia e dai servizi di spionaggio della Gran Bretagna, che di certo non portano gran lustro a Londra. E che anzi potrebbero causare più di un problema a chi è incaricato di proteggere i cittadini di Sua Maestà dal terrorismo.

Per una serie di sbadatezze, se tali possono essere definite, i dati relativi a 800 persone, inserite nel database degli estremisti, e come tali sospettate per terrorismo, sono andati perduti.

Una notizia che farebbe alzare un sopracciglio a prescindere, ma che acquista maggior rilevanza quando i casi sono così numerosi e quando soprattutto si pensa che nell'elenco di nomi ce ne sono circa 8mila. Facendo un rapido calcolo, ad andare perduti sono stati i dati di una persona su dieci.

Secondo il Telegraph la distruzione è avvenuta perché le "carte" non erano state completate. Un dettaglio che avrebbe permesso di conservare i dati biometrici indefinitamente. Potenzialmente significa che prove contro gli estremisti sono andate perdute per sempre e che sarà molto più complicato incriminarli in futuro.

Alastair MacGregor, commissario per la biometrica nel Regno Unito, ha scritto in un rapporto che 108 dei sospetti sono pericolosi a tal punto che i servizi hanno fornito prove a sostegno dell'idea che i loro nomi rimanessero nel database, nonostante non siano mai stati ufficialmente accusati.

In passato David Bolt, ispettore per i confini e

l'immigrazione, ha detto che i tagli al bilancio lo stanno mettendo in seria difficoltà. "La polizia ha assicurato che saranno comunque tenuti sotto stretta sorveglianza", ha detto un portavoce del ministero degli Interni.

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