In tutta la Spagna, Granada è il simbolo della Reconquista, l'epica crociata durata secoli con cui gli spagnoli cacciarono i Mori e gettarono le fondamenta del moderno Stato nazionale che noi oggi conosciamo.
Fa perciò una certa impressione vedere centinaia di immigrati musulmani che, al tramonto di sabato scorso, pregavano inginocchiati per la fine del Ramadan. Proprio ai piedi della statua della Vergine Maria, a cui la città è consacrata. E fa molto discutere, anche fra le formazioni politiche più moderate, la scelta del sindaco socialista della città Francisco Cuenca di concedere alla comunità islamica proprio quei Jardines del Triunfo che ospitano la colonna con la statua della Madonna tanto cara ai cattolici della città.
Per il primo cittadino si tratta di un atto che fa di Granada una "città di coesistenza e tolleranza", ma per moltissimi non è così. Non sono pochi, infatti, ad essersi domandati se non ci fosse proprio un altro luogo in cui innalzare le preghiere ad Allah. Se fosse proprio necessario farlo davanti alla Vergine Maria.
Il parlamentare del partito centrista Ciudadanos Luis Salvador ha commentato indignato: "Il sindaco confonde tolleranza e rispetto per le religioni con la provocazione.
Convocare una preghiera musulmana alla Vergine del Trionfo?". Nel frattempo alcuni fedeli appartenenti al gruppo di destra Vox hanno organizzato la recita di un "Santo Rosario" riparatore sul luogo in cui si sono riuniti gli islamici.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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