L'annuncio arriva mentre Greta Thunberg, insieme agli attivisti di Fridays For Future, è sul palco della sessione plenaria della Cop25 in corso a Madrid, organizzata dalle Nazioni Unite: il Time ha incoronato Greta come persona dell'anno 2019. Come spiega la rivista, le politiche per il clima "sono complesse come il fenomeno stesso" e Greta Thunbetg "non ha una soluzione miracolosa. Ma è riuscita a dar vita un cambiamento globale" e a un "movimento mondiale che chiede un cambiamento urgente. Ha convinto i leader mondiali, dai sindaci ai presidenti, a prendere impegni ladove in precedenza c'era confusione".
Greta Thunberg, osserva il Time, si presenta con i suoi capelli castano chiari raccolti in due trecce. "Ha la sindrome di Asperger, il che significa che non opera sullo stesso registro emotivo di molte persone che incontra". Non ama la folla, sottolinea la rivista presentando la persona dell'anno 2019, "ignora le chiacchere e parla con frasi dirette e semplici. Non è impressionata dalla fama delle altre persone, né sembra avere interesse per la sua, di fama. Ma proprio queste qualità hanno contribuito a farla diventare un fenomeno globale. Laddove gli altri parlano un linguaggio di speranza, Greta Thunberg parla della scienza, inattaccabile: gli oceani insorgeranno. Le città inonderanno. Milioni di persone soffriranno".
L'attivista svedese, afferma prosegue il Time, "non è un leader politico" e non "è la prima a dare l'allarme sulla crisi climatica né la più qualificata per risolverlo. Non è una scienziata o un politico. Non ha accesso alle leve tradizionali di influenza: non è un miliardario o una principessa, una pop star. È un'adolescente normale che, con il coraggio di dire la verità al potere, è diventata l'icona di una generazione. Chiarendo un pericolo astratto con penetrante indignazione, Thunberg è diventata la voce più avvincente sulla questione più importante che il pianeta deve affrontare".
Greta Thunberg a Madrid per il vertice Onu
Il prestigioso riconoscimento arriva mentre Greta Thunberg è sul palco di Madrid, alla conferenza internazionale sul clima Cop25, dove l'attivista svedese ha ripetuto i suoi cavalli di battaglia. "I Paesi stanno trovando modi furbi per non intraprendere azioni concrete" ha detto. "Di recente una manciata di Paesi ha promesso di ridurre le proprie emissioni di gas serra della tal percentuale entro la tal data, o di annullare l'impatto sul clima in tot anni. Sembra impressionante a prima vista, ma sebbene le intenzioni possano essere buone questa non è leadership, è un inganno". Come riporta l'Adnkronos, la giovane ecoattivista svedese ha accusato i Paesi ricchi di inventare modi per evitare di abbassare davvero le proprie emissioni di gas serra.
Il summit sul clima ha l'obiettivo di arginare il riscaldamento globale in corso, ma è diventato "l'opportunità per i Paesi per negoziare scappatoie ed evitare di alzare i loro obiettivi" d'azione sul clima, ha proseguito la 16enne.La regina del climaticamente corretto ora ottiene l'ennesimo riconoscimento mondiale. Un'operazione di marketing-politico perfettamente riuscita.
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