"Ha preso in giro i politici europei". Bufera sulla fedelissima di Macron

Le parole sprezzanti della Loiseau avrebbero, a detta dei quotidiani transalpini di sinistra, fatto andare Macron “su tutte le furie”

"Ha preso in giro i politici europei". Bufera sulla fedelissima di Macron

Nathalie Loiseau, fedelissima di Emmanuel Macron nonché suo ex ministro per gli Affari europei, è finita in questi giorni in una bufera mediatica a causa di alcuni commenti sprezzantida lei pronunciati nei confronti di influenti politici Ue.

La donna, capolista del partito del leader transalpino La République En Marche alle ultime elezioni per l’europarlamento e attualmente presidente dei deputati di tale formazione politica eletti a Strasburgo, avrebbe infatti impiegato i toni incriminati durante un recente incontro riservato a Bruxelles con 12 giornalisti francofoni. Il contenuto della conversazione è stato però subito pubblicato dal quotidiano belga Le Soir, che ha dato grande risalto alle parole al vetriolo usate allora dalla Loiseau contro l’establishment dell’Unione.

Nell’incontro in questione, l’eurodeputata francese, incaricata da Macron di condurre negoziati con i rappresentanti delle formazioni politiche centriste e liberali rappresentate all’assemblea di Strasburgo al fine di creare un nuovo grande gruppo parlamentare moderato, avrebbe, in primo luogo, attaccato la cancelliera tedesca Angela Merkel. Quest’ultima sarebbe stata etichettata dall’ex ministro transalpino come “un problema per l’Europa”.

Sempre durante la conversazione a Bruxelles con i 12 cronisti francofoni, la Loiseau avrebbe poi “preso in giro” Guy Verhofstadt, ex premier belga nonché più volte leader dell’Alde, il gruppo politico del parlamento europeo che ha finora riunito gli esponenti dei partiti liberali del Vecchio continente. All’ex primo ministro di origini fiamminghe la fedelissima di Macron avrebbe attribuito l’epiteto di “vecchio frustrato, che da quindici anni non riesce a procacciarsi alcun incarico di peso”.

In base a quanto riportato da Le Soir, l’esponente de La République En Marche avrebbe successivamente sbeffeggiato Manfred Weber, candidato del Partito Popolare Europeo alla guida della Commissione Ue. Il politico tedesco sarebbe stato bollato dalla Loiseau come “un ectoplasma” in quanto “privo di carisma e di qualità vincenti”.

Sempre nell’incontro riservato con i giornalisti francofoni, la fedelissima del presidente transalpino non avrebbe risparmiato stilettate neanche all’indirizzo dei suoi stessi compagni di partito. L’eurodeputato de La République En Marche Jean Arthuis sarebbe stato infatti qualificato dalla Loiseau come un individuo “gonfio di rancore e di invidia”.

All’indomani della pubblicazione delle rivelazioni in questione da parte de Le Soir, la diretta interessata ha reagito negando con forza di avere mai pronunciato quegli epiteti. Tuttavia, la donna ha contestualmente annunciato di non volere più continuare a condurre in prima persona i negoziati per la formazione di Renew Europe, nuovo gruppo parlamentare a Strasburgo di ispirazione centrista e liberale destinato a rimpiazzare l’Alde.

Jean Arthuis, collega di partito di costei nonché uno dei “bersagli” delle esternazioni incriminate, ha commentato con queste parole la bufera mediatica abbattutasi sulla stretta collaboratrice di Macron: “Sostengo con convinzione la sincerità di Nathalie Loiseau e ne apprezzo l’intelligenza politica. Tuttavia, non si può affatto dire che la sua prima esperienza da parlamentare europea sia cominciata con il piede giusto”.

Nel frattempo, i media d’Oltralpe accusano la fedelissima dell’inquilino dell’Eliseo di avere arrecato, mediante gli epiteti riportati da Le Soir, “disonore alla Francia”. Ad esempio, il settimanale L'Obs ha biasimato l’ex ministro di avere rovinato, dando prova di “scarsissimo senso delle istituzioni”, l’immagine di “pacatezza e attitudine al duro lavoro” sfoggiata finora dai rappresentanti transalpini negli organi Ue.

A difesa della donna si è invece schierato il network radiofonico parigino Europe 1, che, tramite un editoriale, ha condannato il “massacro politico” avviato dalla maggioranza delle emittenti e delle testate nazionali contro l’eurodeputata de La République En Marche.

Per il momento, nessun commento ufficiale sulla vicenda in cui risulta coinvolta la Loiseau è stato rilasciato dall’Eliseo.

Tuttavia, a detta di alcune indiscrezioni apparse ultimamente sulle pagine del giornale di sinistra Libération, Macron sarebbe “andato su tutte le furie in seguito alla pubblicazione delle presunte parole sprezzanti verso l’establishment Ue impiegate dalla sua fedelissima.

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