La questione della sicurezza di Harry e Meghan ha occupato per mesi le pagine dei giornali. È stato uno dei primi problemi che la royal family ha dovuto fronteggiare all’indomani della Megxit e una delle polemiche principali che hanno infiammato gli animi dei sostenitori e dei detrattori dei duchi di Sussex. Il problema non è affatto da sottovalutare. Fino a poche settimane fa il principe Harry ha vissuto a corte, protetto dagli uomini della sicurezza di Sua Maestà e dallo Stato inglese. Naturalmente non era previsto un suo trasferimento in un’altra nazione anzi, non era proprio contemplato. Per il loro ruolo e per la stretta parentela con la regina Elisabetta i membri della famiglia reale godono di una tutela speciale nel Regno Unito.
Questo è evidente e ovvio, ma superati i confini nazionali la situazione cambia. Infatti tale attenzione alla loro incolumità, garantita e pagata dal governo britannico, dunque dai sudditi, potrebbe non sussistere in una nazione straniera. Detto in parole povere, non è scontato che i cittadini di un altro Paese, monarchico o repubblicano poco importa, decidano pacificamente di pagare ulteriori tasse per garantire un servizio di sicurezza a un membro di una famiglia reale straniera che ha deciso di cambiare residenza. Abbiamo visto con i nostri occhi una certa riluttanza da parte del Canada e degli Stati Uniti in tal senso. Ricordiamo le proteste dei canadesi e il secco no di Donald Trump in proposito.
Infatti un conto è una visita ufficiale, per esempio, in cui per un tempo limitato due o più Capi di Stato si ritrovano insieme. In quel caso non sono solo due persone che si incontrano, ma due nazioni che vogliono far convergere i loro obiettivi diplomatici, economici e politici o consolidare i rapporti. Quindi il Paese ospite ha tutto l’interesse a garantire la sicurezza della personalità che lo visita e a questo scopo lavora insieme ai servizi di sicurezza dell’altro Stato. Diverso è il discorso di Harry e Meghan. La coppia ha abbandonato il Regno Unito per motivi personali e ha deciso arbitrariamente dove stabilirsi, portando con sé tutto il peso della popolarità, dell’immagine e perfino di un’ascendenza reale.
I Sussex, però, hanno cercato di smorzare le polemiche sui costi della loro protezione, assicurando che la loro presenza negli Stati Uniti non sarebbe stata un aggravio per nessuno. Del resto Harry e Meghan hanno lasciato Londra per cercare l’indipendenza economica, dunque cercare aiuto per le spese della security poteva apparire una contraddizione. Ora la polemica potrebbe essere risolta per sempre. Stando alle indiscrezioni del Daily Mail i duchi sarebbero in contatto con l’agenzia di security GDBA, una delle più famose e quotate al mondo. Il fondatore è Gavin de Becker, ex responsabile dello staff che garantiva la protezione all’ex presidente americano Ronald Reagan.
Una fonte ha raccontato al tabloid: “I duchi hanno piena fiducia nella società di de Becker, hanno ricevuto ottimi feedback” e ha continuato elencando i nomi dello star system che si sono affidati all’agenzia: “Jeff Bezos, Tom Hanks, Jennifer Lawrence, Madonna, Cher e Barbra Streisand. A Los Angeles sono la più grande azienda in questo settore e di gran lunga la più rispettata. Certo, il prezzo è alto, ma d’altronde loro offrono l’eccellenza”. Ecco, parliamo del prezzo, a quanto sembra molto salato. Harry e Meghan avrebbero stipulato un accordo con GDBA che prevede un costo giornaliero di 7mila sterline, cioè circa 8mila euro. In un anno i Sussex pagherebbero 2,5 milioni per la loro sicurezza.
Avete letto bene. Sembra proprio che non sarà il principe Carlo a provvedere a questa spesa, possibilità ventilata dai tabloid nelle scorse settimane. Harry e Meghan dovranno mettere mano al portafoglio, almeno secondo quanto rivelato da un amico dei duchi al Daily Beast: “Nell’ultimo mese sono stati ospiti di Tyler Perry e hanno usufruito del suo servizio di sicurezza” e ha continuato: “Harry e Meghan sono comunque già pronti a pagare la security di tasca propria”.
Forse questa è davvero la conclusione della diatriba sulle spese per la protezione dei duchi di Sussex. Potrebbe persino essere il primo passo verso la tanto desiderata indipendenza e la nuova vita che Harry e Meghan cercano da tempo.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.