Una vicenda che non ha ancora visto la fine quella che vede in lotta Amber Heard e Johnny Depp. I due attori ed ex coniugi continuano senza sosta a farsi terra bruciata a vicenda, nonostante l'ultima sentenza che sembrava aver messo la parola fine alla controversia tra i due. Il 2 giugno il giudice aveva dato ragione al "capitan Jack Sparrow" dopo una lunga battaglia in tribunale iniziata il 12 aprile a Fairfax, Virginia. La Heard però non ci sta e minaccia di annullare l'intero processo.
Le accuse reciproche sotto i riflettori
Dopo sei settimane di accuse reciproche a colpi di dichiarazioni, registrazioni audio e video, sms e foto, Depp ha vinto la causa multimilionaria negli Usa. Tutto è cominciato quando Amber Heard, già ex moglie dell'attore, nel 2018 ha firmato un editoriale sul Washington Post, nel quale aveva affermato di essere stata vittima di violenza domestica. L'uomo dai mille volti ha risposto trascinandola in tribunale per diffamazione. Da quel momento si sono susseguite una serie di rivelazioni che hanno lasciato a bocca aperta sia i componenti dell'aula sia tutti quelli che seguivano la vicenda online.
Depp aveva chiesto 50 milioni di dollari di danni, la Heard invece ne voleva 100: la giuria alla fine ha deciso che lui dovrà ottenere dall'ex moglie 15 milioni di dollari (10 per risarcimento danni e 5 come danni punitivi). Come consolazione lei ha ottenuto due milioni di risarcimento danni e nessun danno punitivo.
Una sconfitta economica ma soprattutto mediatica. La fama e la dignità dell'attrice sono stati messi in dubbio dai social network che hanno dipinto la donna come menzognera e finta anche nell’interpretazione di vittima.
"Farò ricorso..."
La Heard aveva già minacciato di fare ricorso e adesso l'iniziativa sembra più concreta. Secondo il team legale dell’attrice, non vi erano prove a sufficienza nella disputa legale. Dunque ha chiesto che l'intero processo per diffamazione venga interamente annullato, incluso il risarcimento richiesto.
La richiesta avanzata deriva dal presentimento che i controlli effettuati siano stati fatti male. Per marcare l'errore hanno riferito che uno dei giurati sia stato registrato con una data di nascita falsa.
Piuttosto che nel 1945, il giurato sarebbe invece "chiaramente nato dopo il 1970".Nulla di nuovo per i difensori di Depp che hanno risposto alla provocazione: "Era quello che ci aspettavamo, solo più lunga, ma non più sostanziale".
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