Continuano i misteri sull'aereo russo tragicamente precipitato sul Sinai. Come riporta la Cnn, nel momento dello schianto un satellite statunitense ha rilevato un lampo di calore. Attualmente i servizi segreti americani e i funzionari militari stanno analizzando i dati per determinare se il lampo di calore si sia verificato a metà aria o a livello del terreno e che impatto questo abbia potuto avere sul velivolo.
Al momento, gli analisti credono che il lampo di calore potrebbe essere legato a una serie di possibilità: il lancio di un missile, una bomba che esplode, il malfunzionamento di un motore, o ancora un problema strutturale che ha causato un incendio, o rottami che hanno colpito il suolo.
Il numero di lampi è fondamentale, come ha spiegato l'analista dell'aviazione Miles O'Brien. "Se, infatti, ne è stato rilevato solo uno, questo allontanerebbe dall'ipotesi di un missile e rafforzerebbe la pista di un'esplosione a bordo dell'aeromobile".
Una fonte del Cairo, invece, ha spiegato all'Interfax che "le registrazioni delle conversazioni dell’equipaggio con i controllori del traffico aereo indicano che la situazione a bordo" dell’Airbus russo disintegratosi in aria e precipitato sabato nel Sinai "era normale quattro minuti prima che il velivolo sparisse dagli schermi dei radar".
La stessa fonte precisa inoltre che "nulla indica un qualche malfunzionamento a bordo" e "neanche l’equipaggio ne riferisce".Eppure qualcosa non torna, nonostante il Presidente egiziano Abdul Fattah Al Sisi ritenga che la rivendicazione dell’Isis sia "propaganda".
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