Orrore in India, più precisamente a Gaya, città dello stato di Bihar, dove domenica scorsa è stato rivenuto il cadavere di una 16enne letteralmente fatto a pezzi.
Un ritrovamento che ha sconvolto l’intero paese, dove i crimini nei confronti delle donne sono sempre più numerosi. A poche ore dall’inzio delle indagini da parte degli inquirenti, è stato subito evidente il coinvolgimento degli stessi genitori della vittima nel terribile delitto.
Questi si sono presentati alla stazione di polizia locale per denunciare la scomparsa della ragazza il 28 di dicembre, manifestando tutto il loro timore per le sorti della figlia. Entrambi, infatti, erano certi che la giovane fosse stata rapita, stuprata ed uccisa. Durante le operazioni di ricerca, inoltre, hanno più volte attaccato gli inquirenti colpevoli, a loro dire, di stare impiegando troppo tempo a portare avanti le indagini.
Un comportamento, quello dei genitori, che ha solo insospettito le autorità. Il corpo della 16enne è stato poi rinvenuto nei pressi dell’abitazione di famiglia, fatto che ha avvalorato ancora di più l’ipotesi che i parenti fossero coinvolti nell’omicidio.
“Dopo il recupero del corpo, abbiamo più volte chiamato i genitori perché venissero alla stazione di polizia a registrare le loro dichiarazioni, ma hanno accampato scuse e non si sono presentati”, ha spiegato ad “Hindustan Times” il capo della polizia Rajiv Kumar Mishra, come riportato dal “The Guardian”. “Il loro discutibile tentativo di sfuggire agli interrogatori ha ulteriormente confermato i nostri sospetti. Nel frattempo abbiamo preso il macellaio che ha rivelato l'intero accaduto”.
In questo orribile caso di omicidio, infatti, i genitori della vittima non hanno agito da soli. Per poter occultare il cadavere hanno chiesto aiuto ad un loro conoscente, un macellaio, che si è occupato di mutilare il corpo dell’adolescente.
Il cadavere, decapitato e sezionato in più punti, è stato esaminato dal medico legale incaricato, che ha dichiarato la totale assenza di segni di stupro. Si è trattato, dunque, di solo omicidio.
Alla fine, grazie al lavoro degli inquirenti, la verità è venuta a galla. “È un caso di omicidio d'onore”, ha affermato Mishra. Uno dei tanti in India, soltanto nel 2016 se ne registrano ben 69, secondo i dati del “National crime eecords bureau”. “La ragazza è fuggita con qualcuno il 28 dicembre dalla sua casa a Patwa Panchayat, ma è tornata dopo tre giorni. Questo ha fatto arrabbiare i genitori, che hanno tramato l'omicidio a sangue freddo, avvalendosi dell'aiuto di un amico macellaio”.
Una storia che fa letteralmente rabbrividire, e che non ha lasciato indifferente la popolazione.
A suscitare polemica, fra l’altro, anche il fatto che diverse fotografie del corpo mutilato sono finite in qualche modo sul web, provocando un vero e proprio scandalo.In memoria della 16enne sono state organizzate numerose veglie e manifestazioni che stanno interessando tutta quanta l’India.
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